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Questo Cerignola  davvero Audace

Questo Cerignola  davvero Audace FOTO MOSCA
Alla scoperta della capolista del girone C. L’ascesa iniziò nel 2014, quando la famiglia Grieco partì dalla 1ª Categoria: ora la B non è utopia

Programmazione, ambizione e voglia di scrivere nuove pagine di storia: il Cerignola capolista del girone C di Lega Pro affonda le sue radici esattamente dieci anni fa, quando ad assumerne la presidenza arriva Nicola Grieco. Come spesso accade, si tratta anche di percorsi di rinascita, di luce dopo uno dei periodi più bui. Nella stagione 2013-2014 l’Audace non si iscrive al campionato di Eccellenza (dopo aver perso nel recupero la finale di Coppa Italia nazionale contro la Fermana), mantenendo l’affiliazione solo grazie al settore giovanile. Nell’estate del 2014, la famiglia Grieco - titolare di una catena di negozi di prodotti per la casa e per la persona - decide di investire nel calcio, partendo dai campi polverosi della Prima Categoria.

Cerignola dei cerignolani

È il Cerignola dei cerignolani, guidato da Massimo Gallo, che dominerà la scena e macinerà record su record: l’elemento più rappresentativo è l’attaccante Luigi Dipasquale, con trascorsi anche in Serie A nel Brescia. Il Cerignola inanella una striscia di 84 partite utili fra campionati e Coppa, nel 2016 è già Eccellenza ma la sconfitta in Coppa Italia per mano del Vieste fa arrivare in panchina Francesco Farina: alla fine è ancora promozione, grazie al 6-1 del 6 aprile 2017, nello scontro diretto col Bitonto, in un “Monterisi” stracolmo per il ritorno in D a 17 anni di distanza dall’ultima volta. Loiodice-Di Rito è la coppia gol che sospinge gli ofantini al salto di categoria, mantenendo un’ossatura di calciatori del posto. In quarta serie seguono delle annate sempre ambiziose e con rendimento costante nei piani alti, nel 2019 la vittoria ai playoff sul Taranto pare il preludio al passaggio fra i professionisti, ma il ripescaggio non si concretizza, lasciando l’amarezza per una decisione della Figc mai compresa appieno. La stagione della svolta è il 2021-2022: il ds Di Toro e il tecnico Pazienza allestiscono un organico stellare: Allegrini, Dorval, Agnelli, Achik, Malcore, ancora Loiodice.

Che cavalcata: il sogno è la B

L’inizio è stentato, ma da novembre il poi la rosa spiega totalmente la sua potenza, lasciando le briciole agli avversari. Di nuovo il Bitonto all’appuntamento con la storia sul campo amico: la rete di Tascone, il 23 aprile 2022, sancisce l’approdo in Serie C, 85 anni dopo l’ultima volta. Il resto è storia nota, da matricole le ‘cicogne’ sfiorano i quarti di finale dei playoff e raggiungono ancora la fase post-season. Tascone e Russo (alfiere con 274 presenze) i reduci di quel gruppo che ora, agli ordini di Giuseppe Raffaele, sogna ad occhi aperti la Serie B, attraverso una continuità tecnica e di gioco. Lungimiranza e attenzione ai bilanci sono le parole chiave di una proprietà che non lesinerà sforzi, per provare a compiere un nuovo miracolo e regalare alla città una vetta mai raggiunta in 115 anni di storia.

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