Leonardo Semplici finora - da quando siede sulla panchina della Sampdoria - ha messo insieme 14 punti in 14 partite. Fin troppo facile il giochino della media punti, del resto lo testimoniano anche i 4 pari di fila conquistati in vario modo con Sassuolo, Bari, Palermo e Reggiana. Non bisogna essere professori di matematica per capire che con un pareggio alla volta non si va molto lontano. Oggi la Sampdoria ha 32 punti, si trova in piena zona play off e con altri 8 pareggi nelle ultime 8 partite si fermerebbe a 40. Ogni campionato fa storia a sè ma l'anno scorso - vale la pena ricordarlo - l'Ascoli chiuse a 41 anni e non riuscì neppure a centrare gli spareggi salvezza. Ergo, si ripete il tormentone di quasi tutte le settimane in questa stagione della Sampdoria: ora quel che conta è vincere "la prossima partita", che sarà peraltro un altro scontro diretto alla ripresa del campionato sabato 29 marzo col Frosinone. Tutto vero, tutto giusto ma ad oggi i blucerchiati continuano a non vincere: solo 6 successi in tutta la stagione, l'ultimo contro il Modena lo scorso 8 febbraio.
Da Pirlo a Semplici: la Samp non decolla
E questo nonostante il cambio di tre allenatori, da Pirlo che è durato pochissimo sino a Sottil e Semplici, e nonostante il cambio di tanti, troppi giocatori dalla scorsa estate all'inverno. Tante scelte e tante strategie che sinora hanno portato solo a una costante: la negatività dei risultati e una classifica che in buona sostanza non è mai cambiata nonostante le aspettative di risalita dello scorso agosto. Sono sotto gli occhi di tutti le responsabilità del ds Pietro Accardi e del "gran consigliere" Alessandro Messina: due figure più che mai in discussione in vista della prossima stagione in cui la proprietà rappresentata dal presidente Manfredi sarà chiamata a non sbagliare le scelte chiave. In questo momento la priorità però resta salvare la squadra.
Avanti con Semplici
Avanti con Semplici in panchina dunque anche perché in questa fase del campionato non sembrano essere percorribili altre soluzioni: serve una soluzione, anche tattica, per risolvere i problemi di questa Samp. Nel secondo tempo di Reggio Emilia quando la squadra è comunque riuscita a passare dallo 0-2 a un 2-2 in rimonta, i blucerchiati sono passati dal 3-4-2-1 al 4-4-2 dando la sensazione di essere un po' più solidi. Un vestito che potrebbe permettere alle due punte Coda e Niang di giocare finalmente insieme e vicine e a Semplici di affidarsi a Ricci e Yepes a centrocampo visto il rendimento in netto calo di Meulensteen. Senza contare che questa Samp non può rinunciare a un giocatore come Bereszynski - unico nazionale in squadra, in questi giorni al lavoro con la Polonia - come esterno difensivo a destra.
Squalifiche: la Samp valuta il ricorso
Tutto questo considerando che Niang sarà comunque squalificato dopo l'ingiusta espulsione di Reggio Emilia: il secondo giallo - un presunto intervento falloso in cui l'attaccante doriano nemmeno tocca in scivolata il reggiano Meroni - è una svista piuttosto clamorosa da parte dell'arbitro Marinelli. Sulle seconde ammonizioni che portano al rosso com'è noto non può intervenire il Var e (oltre al danno la beffa) ci sono pochi margini di manovra anche per un ricorso da parte della stessa Samp per ottenere l'annullamento della successiva squalifica. La società sta valutando il da farsi ma non sembrano esserci molte speranze: Niang probabilmente sarà squalificato e Semplici in avanti dovrà valutare altre opzioni, come l'avanzamento di Oudin o l'utilizzo di Abiuso. Occhio a Tutino: il suo rientro, almeno dalla panchina, potrebbe arrivare dopo la pausa probabilmente il 6 aprile con lo Spezia.