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Serie B Pisa Petroni: «Si cerchino soluzioni alternative a Dubai»

LaPresse/Valerio Andreani

Slitta il pagamento della caparra da parte del fondo d'investimento Equitativa

PISA - Slitta il pagamento della caparra da parte del fondo d'investimento Equitativa di Dubai nell'ambito della trattativa per rilevare il 100% delle quote da Britaly Post, società controllata dalla famiglia Petroni, proprietaria del Pisa, e la società londinese scrive al sindaco pisano, Marco Filippeschi, per conoscenza al presidente della Lega di B, Abodi: chiede se esistono "soluzioni alternative" per superare l'impasse. "Il nostro gruppo - scrive Lorenzo Petroni - ha accettato l'offerta vincolante formulata dal gruppo Equitativa il 4 settembre, che prevedeva, tra le altre cose all'art. 8, entro giorni 2 dalla sottoscrizione, il versamento di 310 mila euro a titolo di caparra e l'ulteriore versamento della somma di 5 milioni e 190 mila euro da effettuarsi sul conto vincolato a garanzia di quanto pattuito. Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto una missiva dell'avvocato Lorenzetti, legale di fiducia di Maurizio Mian, dalla quale apprendevamo che il pagamento dell'operazione sarebbe stato effettuato da Mian".

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