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Monza made in Brescia e la cessione s’avvicina

Monza made in Brescia e la cessione s’avvicina LAPRESSE
Galliani prende giocatori dal club fallito. La società passa a investitori Usa, guidati da Baldissoni e Burdisso. Lezzerini e Besaggio, gli ultimi colpi

Il Monza di Adriano Galliani si prende la scena della Serie B con una doppia mossa. I brianzoli sono tra i più attivi nel “rastrellare” i giocatori più interessanti del defunto Brescia. E, allo stesso tempo, è vicina la cessione della società a investitori statunitensi. Notizie che fanno pensare come il Monza, tornato in B dopo tre stagioni di Serie A, possa vivere una stagione da protagonista, del resto è lo stesso Galliani, nelle dichiarazioni di questi giorni, a parlare di un Monza che punterà a tornare nella massima serie. Ma partiamo dalla “cannibalizzazione” del fu Brescia. Galliani, da vero “condor”, aveva iniziato la settimana soffiando al Palermo il perno della difesa del Brescia, quel Davide Adorni, 32 anni, in forza alle Rondinelle da tre stagioni e mezzo. Ma nel mirino del club brianzolo, con buone possibilità di affiancarli ad Adorni, ci sono almeno altri due elementi.

Monza: il colpo da maestro

Il portiere Luca Lezzerini, 30 anni, al Brescia dal luglio 2022, uno dei più affidabili interpreti della categoria, col vantaggio che, come tutti i giocatori della Leonessa, arriverebbe a parametro zero. Ma non finisce qui, perché il Monza è segnalato anche sul centrocampista Michele Besaggio, 23 anni, ragazzo da tempo in rampa di lancio, passato dai vivai di Vicenza e Genoa, dalla Juve Next Gen, prima di sbarcare al Brescia nell’agosto 2023, 35 presenze e 1 gol (molto bello), nella scorsa stagione. Ecco, riuscire a portare nei ranghi brianzoli tre elementi di questo livello senza spendere un euro di cartellini, sarebbe veramente un colpo da maestri. Mossa che andrebbe incontro anche ai conti societari. Si sa, Silvio Berlusconi non badò a spese per portare il Monza in A per la prima volta nella sua storia. Un’operazione però, che ha prodotto pesanti passivi, a cui stanno ora provvedendo gli eredi secondo le loro quote.

Monza a stelle e strisce

Fra l’altro, il Monza è in carico a Fininvest. Se gli eredi Berlusconi escono dal club, l’azienda di famiglia ne beneficerebbe non poco perché non sarebbe più appesantita dalla mole di debiti che il Monza ha prodotto in questi anni. Era ancora vivo Silvio Berlusconi quando per il Monza s’iniziava a cercare almeno un socio di peso per dividere le spese. Ma adesso dovremmo esserci, l’uscita di scena di Fininvest dal Monza è molto vicina. Il club brianzolo sta per diventare proprietà di investitori statunitensi, rappresentati in Italia da Mauro Baldissoni, ex dirigente e ceo della Roma, pronto a far avere i capitali per provare a riprendersi la Serie A (con Burdisso dt). In queste ore si stanno limando gli ultimi dettagli, l’obiettivo è avere la nuova proprietà in sella con la partenza della squadra per il ritiro.

Il futuro di Galliani

Tra le cose che vanno definite, c’è anche da capire se ci sarà ancora Galliani nel futuro organigramma. Sì, dovrebbe esserci, con un ruolo simbolico ma anche operativo, si sa quanto sia enorme il suo amore per il Monza, supera anche quello per il Milan. E lo stanno dimostrando le sue mosse in questo giugno, iniziato con l’assunzione di Paolo Bianco in panchina (uno dei nuovi allenatori più da tener d’occhio), passando per quella di Pedro Obiang, per non parlare del rinnovo fino al 2027 di Keita Balde, attaccante che con la Serie B c’entra poco, autentico lusso che potrà dare molto nel prossimo campionato, dove il Monza potrebbe partire, se non in pole position, nelle primissime file.

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