Per i processi, ci sarà tempo da mercoledì, a campionato concluso, se sarà conclusa pure l’annata. Anche se in realtà, si può dire che il Bari dei De Laurentiis di fatto è sotto processo da quasi due anni, da quell’11 giugno 2023, quando il Cagliari e Pavoletti al 94’ si portarono via la Serie A davanti ai 60mila ammutoliti del San Nicola. Da allora sono seguite due stagioni che non saranno tra le più ricordate fra i tifosi pugliesi. Un anno fa il Bari evitava la C vincendo il playout con la Ternana, guidato da Federico Giampaolo, quarto tecnico stagionale. In questa stagione sembrava si potesse lavorare su basi più solide e Moreno Longo ha pilotato il Bari per tutta la stagione sempre nella coda della zona playoff, perché il valore della squadra era quello lì. Fino al patatrac finale. La qualificazione agli spareggi promozione, alla resa dei conti, probabilmente svanirà perché il Bari è riuscito a perdere dalle ultime due in classifica, a Cosenza e, nello scorso turno, a Cittadella. E così adesso, per aggiudicarsi un posto al sole dei playoff, servirebbe un miracolo. Ma non dipende più solo dal Bari.
Ora i playoff sono un miracolo
Esiste una sola combinazione che può riportare i pugliesi all’8° posto: Longo e i suoi devono vincere domani sera in casa del Sudtirol e, contemporaneamente, devono sperare che il Cesena perda in casa del Modena già salvo, una delle poche squadre che affronteranno l’ultima giornata senza un vero obiettivo. Beninteso, la qualificazione ai playoff non avrebbe cambiato molto i rapporti fra la piazza e la proprietà. Anche perché nel frattempo, a peggiorare tutto c’è il campionato del… Como. Sì perché i lariani che continuano a raccogliere vittorie in Serie A sono proprietà dei fratelli indonesiani Hartono, fra i più ricchi paperoni al mondo. I quali, nel 2018, quando il Bari dovette ripartire dalla Serie D, si fecero avanti per far ripartire il nuovo club. Ma il sindaco dell’epoca, Decaro, a cui per legge era affidata la pratica, preferì dare tutto in mano ai De Laurentiis. Che fino a quell’11 giugno 2023 a Bari hanno navigato in buone acque, riportando il Bari abbastanza in alto in tempi relativamente brevi. Poi sono venuti fuori tutti i limiti della doppia proprietà, dell’essere il club satellite, il fratellastro del Napoli, mentre di contorno l’ascesa del Como è altro sale sulle ferite dei tifosi baresi. I quali sono da tempo sul sentiero di guerra. Non proprio invidiabile dunque il lavoro che è toccato a Moreno Longo. Stava guidando la squadra a un campionato in linea con le potenzialità del gruppo di cui dispone. Ma di certo i rapporti tesi tra proprietà e tifoseria non favoriscono il lieto fine. Sempre che, domani sera, dal Druso di Bolzano e dal Braglia di Modena non ci scappi il miracolo.