TORINO - Venerdì sera, fischio d’inizio ore 20.30, tutta la B in campo per la 38ª giornata, è il penultimo turno, si chiuderà martedì 13 col recupero della 34ª giornata, rinviata per la scomparsa di Papa Francesco. Guida alle 10 partite che compongono il turno.
Cittadella-Bari, venerdì ore 20.30
Praticamente, è l’ultima chiamata per il Cittadella di Dal Canto che, trovandosi penultimo a -3 dalla zona playout, rischia anche la retrocessione in C. Domenica, nello scorso turno, i veneti hanno dato cenni di ripresa, impattando a Frosinone (1-1), chiudendo così una striscia di tre sconfitte di fila. Ma non basta, serve qualcosa di più, ammesso e non concesso che possa bastare. Il Bari è ottavo e lotta per un piazzamento playoff. La vittoria di domenica sul Pisa dovrebbe aver dato nuovo slancio e archiviato le precedenti due sconfitte di fila, rimediate da Modena e Cosenza (!). Ma la squadra di Longo è una delle più imprevedibili della B e per disputare i playoff dovrà trovare un minimo di continuità in più.
Cosenza-Cesena, venerdì ore 20.30
Come chiedeva Alvini, il Cosenza è retrocesso in C con dignità, provando a impensierire ogni avversaria (ha battuto il Bari due turni fa), facendo insomma fino in fondo la sua parte. Vediamo se farà così anche nelle ultime due giornate, ora che il verdetto è stato emesso. Certo, il Cesena ha un’occasione importante. I romagnoli di Mignani nello scorso turno hanno messo sotto il Palermo (2-1), tornando a vincere dopo due mesi, risultato che permette loro di giocarsi un posto ai playoff col Bari (stessi punti in classifica) e magari insidiare anche il 7° posto del Palermo (che dista un solo punto) o il 6° del Catanzaro (a +2). Ma la squadra dovrà metterci la stessa tigna vista contro i siciliani. Perché se è quella dei turni precedenti, difficile conquistare un posto al sole dei playoff.
Juve Stabia-Reggiana, venerdì ore 20.30
La Juve Stabia di Guido Pagliuca, la grande rivelazione stagionale, è salda al 5° posto. La classifica dice che per le Vespe stabiesi è dura sia avvicinare il 4° posto della Cremonese (a +4), sia che il Catanzaro (a -5), possa insidiare il proprio piazzamento. Dunque non ci sarebbe da stupirsi se i campani, dopo un gran campionato e in vista dei playoff, tirassero un po’ il fiato, la classifica lo concederebbe. Al Menti poi, sbarcherà la Reggiana di Dionigi che sta andando come un treno e di questo passo può davvero salvarsi, anche se è solo a +2 sui playout. Però la Regia ha messo insieme tre vittorie di fila che la pongono come una delle squadre più in palla. E vincere a Castellammare potrebbe anche voler dire salvezza con un turno d’anticipo.
Mantova-Carrarese, venerdì ore 20.30
Domenica, con la sconfitta di Salerno, il Mantova di Possanzini si è un po’ complicato la vita per una permanenza in B che prima della sfida dell’Archi sembrava se non in tasca, per lo meno alla portata. Adesso la zona playout è a un solo punto e solo facendone tre con gli apuani si potrà rimettere in sicurezza il campionato. D’altro canto la Carrarese di Calabro, a quota 44, potrebbe anche essere già salva. E, addirittura, potrebbe prendersi lo sfizio di scendere in campo al Martelli per provare a inseguire un posto ai playoff (che distano 3 punti): traguardo in verità improbo, ma sarebbe il coronamento di una stagione indimenticabile per Carrara, squadra troppo snobbata a inizio stagione, quando quasi tutti la consideravano la cenerentola della B, giudizi che alla fine, hanno fatto il gioco degli apuani.
Modena-Brescia, venerdì ore 20.30
Domenica a Carrara, il Modena di Mandelli ha raccolto la seconda sconfitta di fila, risultato che ha quasi chiuso la prospettiva di provare a entrare nella griglia playoff, piazzamento che pareva alla portata tre turni fa, quando i canarini erano andati a vincere a Bari. Il Brescia dunque, sulla carta dovrebbe avere maggiori motivazioni, visto che ad oggi disputerebbe i playout con la Salernitana. Va detto però che l’ultima prova dei ragazzi di Maran non è stata particolarmente confortante, 0-0 in casa con la Juve Stabia, rimasta in 10 al 43’. Dunque i lombardi, che poi martedì chiuderanno il campionato ospitando la Reggiana, sono quasi obbligati a imporsi al Braglia per sperare di salvarsi direttamente.
Palermo-Frosinone, venerdì ore 20.30
Una delle partite più interessanti, anche per le vecchie ruggini tra le due società, legate alla discussa finale playoff 2018 che vide i ciociari superare i siciliani e andare in A. Da allora, ogni confronto tra le due squadre, non è mai una sfida banale. E la classifica dice che il Palermo non può più perdere colpi se vuole disputare i playoff, dopo aver collezionato 3 ko nelle ultime 4 uscite, perdendo nell’ultima apparizione al Barbera dal Sudtirol. Di questo passo la squadra di Dionisi rischia davvero di non disputare gli spareggi promozione che erano poi il traguardo minimo per mettere una pezza a una stagione dove il Palermo, ad agosto, era accreditato della promozione diretta. D’altro canto il Frosinone, che con Bianco pareva avviato verso la salvezza, negli ultimi tempi ha perso colpi: prima il ko di Pisa, poi l’1-1 interno di domenica col Cittadella, risultati che pongono i ciociari appena un punto sopra la zona playout. Ma se la squadra - che nell’ultimo turno chiuderà in casa del Sassuolo - riuscirà ad essere quella delle prime uscite con Bianco, la salvezza è ancora alla portata.
Pisa-Sudtirol, venerdì ore 20.30
Prima uscita per il Pisa di Inzaghi dopo la promozione in A, ritrovata per i toscani dopo 34 anni. Davanti ai propri tifosi, i nerazzurri sono chiamati a una partita festaiola per celebrare al meglio un traguardo che non era nelle aspettative d’inizio stagione e che potrebbe spalancare un radioso avvenire per i toscani, anche perché patron Knaster ha portato quella solidità spesso mancata negli ultimi decenni. Di fronte ci sarà il Sudtirol di Castori che, a quota 44 punti, raggiunti grazie a 3 vittorie nelle ultime 3 uscite, potrebbe anche essere già salvo. E per come erano messi gli altoatesini a novembre, al momento dello sbarco di Castori, anche questa è un’impresa non da poco, non seconda a quella che ha saputo fare il Pisa, salito in A con pieno merito.
Sampdoria-Salernitana, venerdì ore 20.30
Il più bollente scontro salvezza dell’annata. Evani e Marino, entrambi il quarto allenatore stagionale nei due club, sono subentrati da 4 partite. Il primo ha raccolto 5 punti, il secondo 9, portando la Salernitana in zona playout, a +2 sulla Samp. Dunque, c’è anche la possibilità che i blucerchiati retrocedano, dovessero ritrovarsi al termine della partita a -4 dai playout (o a -3 ma da una squadra in vantaggio negli scontri diretti). La Samp è quindi obbligata a vincere, sperando che basti, per poi andare martedì prossimo in casa della Juve Stabia per imporsi ancora. In pratica, i blucerchiati sono chiamati a quel salto di qualità che non hanno fatto per tutta la stagione. Mentre la Salernitana, che con Marino viaggia alla media stratosferica di 2.25 punti a partita, dopo Marassi (che sarà una bolgia degna dell’Arechi), chiuderà il campionato in casa del Cittadella, che martedì prossimo potrebbe anche essere già in C. Una cosa è certa: nessuno poteva immaginare un tale finale di stagione per due squadre che avrebbero dovuto fare ben altro campionato.
Sassuolo-Catanzaro, venerdì ore 20.30
Dopo l’aritmetica promozione in A, il Sassuolo di Grosso ha collezionato due vittorie, seguite all’1-1 di Cremona, in cui di fatto s’è giocato solo per un tempo. Insomma, lo squadrone neroverde inizia a sentire aria di vacanza? Può darsi, anche se restano due obiettivi: provare a battere i record della categoria che detengono Ascoli e Benevento e far vincere il titolo di cannoniere (trofeo dedicato alla memoria di Paolo Rossi) al francese Laurienté che andando a segno a Cremona, è salito a quota 18, due in più del primo inseguitore, Iemmello, con cui potrà confrontarsi direttamente in campo. Certo, il Catanzaro degli ultimi tempi è lontano parente di quello d’inizio anno, quando fu l’ultima squadra a perdere l’imbattibilità nel 2025. Ma nonostante tutto, l’attuale 6° posto e relativa qualificazione ai playoff può essere portata a casa, anche perché la diretta concorrenza non è che stia facendo faville.
Spezia-Cremonese, venerdì ore 20.30
L’aspetto più interessante della partita è che potrebbe anche essere un “anticipo” della finale playoff visto che probabilmente Spezia e Cremonese chiuderanno, rispettivamente, al terzo e quarto posto e dunque ai playoff s’incontrerebbero solo in finale, nel caso superino le semifinali. Questa sfida di campionato dunque, può avere un valore relativo, vista l’incidenza quasi nulla sul campionato di entrambi e delle dirette concorrenti. Sia D’Angelo che Stroppa potrebbero giocare a nascondino in attesa di rivedersi magari per la A, coi liguri che ci terranno non poco a restare la difesa meno battuta della B (29 gol al passivo).