La scuola, calcistica, nella quale Tino Anjorin per anni ha studiato e si è formato è uno dei più prestigiosi college inglesi: quello del Chelsea. E tra i professori che ha avuto c’è stato anche un certo Frank Lampard, uno che di centrocampisti con i piedi buoni se ne intende. In quello stesso college per qualche anno si è formato anche Cesare Casedei, prima di tornare in Italia lo scorso gennaio per vestire la maglia del Torino. Ora il centrocampista italiano ritroverà proprio Anjorin: a Londra i due hanno avuto l’occasione di conoscersi ma non di giocare insieme, anche perché l’inglese negli ultimi anni ha cambiato spesso squadra, girovagando in prestito prima della cessione all’Empoli un anno fa: toccherà quindi a Marco Baroni scoprire se i due sono compatibili uno con l’altro, se potranno ricoprire i due ruoli di mediani nel suo 4-2-3-1. Non ci sono praticamente più dubbi sul fatto che Anjorin sarà un calciatore granata. Come vi abbiamo raccontato, l’accordo con l’Empoli è stato trovato per 5 milioni e in precedenza Urbano Cairo aveva già ottenuto il sì del calciatore che, nei fatti, andrà a sostituire Samuele Ricci, promesso sposo del Milan per una cifra decisamente superiore: 25 milioni totali tra parte fissa (23) e bonus (2).
L'esplosione ad Empoli
Ma Anjorin non è un calciatore “alla Ricci”, non nasce regista, è meno abituato a organizzare il gioco della squadra, nonostante abbia buone qualità tecniche (come hanno potuto vedere a Empoli, dove ha sfornato anche qualche bell’assist e un paio di gol, in particolare quello al Parma, di ottima fattura). Ha fatto il difensore centrale, poi per diverse stagioni è stato impiegato come trequartista (tra l’altro ha ricoperto questo ruolo anche nel 4-2-3-1) o come esterno d’attacco. All’Empoli, sotto la guida di Roberto D’Aversa, è stato invece spesso utilizzato come mediano, in quella stessa posizione in cui lo impiegherà anche Baroni. Come detto anche in precedenza, Anjorin ha caratteristiche differenti rispetto a Ricci soprattutto dal punto di vista fisico: è un giocatore più muscolare e in coppia con Casadei può formare una coppia di sostanza e quantità. Dovrà però essere bravo Baroni a farli coesistere, anche perché entrambi sono giocatori di inserimento, a cui piace portarsi in avanti quando ne hanno l’occasione e aggredire lo spazio. A entrambi a rotazione o a uno dei due (nel caso è più probabile Anjorin) il tecnico chiederà compiti di regia, quelli che nella sua Lazio lo scorso campionato erano affidati a Nicolò Rovella e che nel Torino, in caso di permanenza, sarebbero andati proprio a Ricci.
Ecco il sostituto di Linetty
Di un calciatore con le caratteristiche di Anjorin il Torino ne ha comunque bisogno, anche perché da domani Karol Linetty non sarà più ufficialmente un centrocampista granata: il contratto dello polacco scadrà infatti allo scoccare della mezzanotte (lo stesso vale anche per Yann Karamoh) e da domani sarà ufficialmente nella lista dei parametri zero. Linetty, sotto la guida di Paolo Vanoli, era utilizzato principalmente proprio come sostituto di Ricci, in precedenza Ivan Juric lo impiegava invece spesso quando arrivava il momento di aumentare i muscoli in mezzo al campo e inserire un giocatore bravo in fase di interdizione. Quegli stessi compiti che avrà ora Anjorin, anche se l’inglese è destinato ad avere un ruolo maggiormente da protagonista rispetto a quello avuto nelle ultime stagioni da Linetty.
Aumentano i muscoli a centrocampo
Con Anjorin, oltre ad aumentare i chili in mezzo al campo, aumenterà anche l’altezza media del reparto: è alto 1 metro e 86, sei centimetri in meno rispetto a Casadei, ma cinque in più rispetto a Ricci. Può dare quindi il proprio contributo anche nel gioco aereo, arma che Baroni cercherà di sfruttare e far diventare una risorsa per il suo Torino. Non resta che attendere che l’acquisto di Anjorin venga formalizzato, così come la cessione di Ricci. Questione di giorni, ormai, ma per quando la nuova stagione prenderà ufficialmente il via con i primi allenamenti al Filadelfia, Baroni dovrebbe avere a disposizione il mediano in arrivo da Empoli. Poi toccherà a lui trovare il modo per farlo rendere al meglio e integrarlo nel suo sistema di gioco.