Cercasi un portiere: un portiere titolare. Ma non è un colpo di scena, peraltro. L’assalto del Chelsea per Mike Maignan può creare un effetto domino dirompente anche tra i pali del Torino. Il Milan sta approfondendo sempre più e meglio i discorsi sia per Mile Svilar della Roma sia per Vanja Milinkovic Savic. Per Urbano Cairo, la plusvalenza è potenzialmente dietro l’angolo. Davide Vagnati monitora le alternative già da tempo, fin da quando sembrava che Vanja potesse avvicinarsi a passi da gigante al Napoli di Antonio Conte (quando, cioè, pareva più che probabile una partenza a parametro zero di Alex Meret).
Caprile obiettivo primario per la porta
La prima scelta in Italia del dt granata porta a Elia Caprile, 23enne portiere di proprietà del Napoli, che nel primo semestre di quest’anno ha dispensato ottime prove in prestito a Cagliari, risultando decisivo per la salvezza. Il club sardo vanta un diritto di riscatto da 8 milioni e il presidente Tommaso Giulini ha già fatto sapere di avere intenzione di esercitarlo. Un prezzo anche vantaggioso, tenuto conto delle potenzialità e dei progressi mostrati in crescendo dal ragazzo nelle ultime stagioni, a Bari e poi in prestito a Empoli e appunto a Cagliari, con in aggiunta (tra il ‘22 e il ‘23) l’ingresso nel giro della nazionale under 21. In ogni caso, a Cagliari non sarebbe automaticamente blindato, Caprile. Perché è già stato ampiamente lasciato filtrare che il club sardo sarebbe disposto anche a cedere Caprile già durante l’estate, in presenza di un’offerta da almeno 13 milioni di euro (aumentabile sino a 15, in caso di asta). Il Cagliari, in questa maniera, realizzerebbe subito una plusvalenza di almeno 5 milioni, comprando e rivendendo un giocatore dopo averlo utilizzato per appena 5 mesi: soldi utili per finanziare altro mercato in entrata, tenuto conto che la società isolana è già proprietaria (tra i pali) anche di Simone Scuffet (prestato al Napoli a gennaio in cambio di Caprile) e dell’albanese Alen Sherri.
Rateizzazione Vanja
Dal canto suo, il Torino incasserebbe dalla vendita di Milinkovic Savic almeno 20 milioni: a tanto infatti ammonta la clausola rescissoria, da pagarsi però in unica rata. Ciò significa che se il Milan (o un altro candidato acquirente) volesse sì acquistare il serbo, ma senza adottare la rigida tempistica della clausola, dovrebbe trattare una rateizzazione pluriennale con Cairo, alzando ovviamente la cifra complessiva relativa al pagamento del cartellino (una condizione, questa, più che probabile, se sarà una società italiana a comprare Vanja).
Gli ottimi rapporti tra Cairo e Giulini
Morale: sarà da vedersi se davvero il Milan si getterà definitivamente sul portiere granata e a che prezzo lo prenderà, nel caso; consequenzialmente, bisogna attendere il riscatto reale di Caprile da parte del Cagliari e l’esito di una pressoché contestuale trattativa tra Cairo e Giulini sul prezzo del portiere, a posteriori: e i due presidenti, va detto, sono anche in ottimi rapporti. E, manco a dirlo, giusto in questi giorni Giulini deve anche decidere se consegnare la panchina della sua squadra a Fabio Pisacane o a Paolo Vanoli, incontrato ieri e sotto contratto sino al 2026 nel Torino (rescissione possibile più che gradita da Cairo, se e quando sarà).
Le alternative tra i pali
Caprile, peraltro, non ha ricevuto sondaggi soltanto dal Torino: per ragioni diverse, ha avuto contatti anche con lo stesso Milan, con l’Atalanta e con il Bologna. Tra le possibili alternative, in ottica granata, va di sicuro annoverato Lorenzo Montipò, 29 anni, portiere del Verona ben noto a Baroni (un ottimo campionato disputato assieme), in scadenza nel ‘26 (dovrebbe costare sui 5 milioni). Dal Brasile intermediari sudamericani hanno offerto Leo Jardim, 30enne portiere titolare del Vasco da Gama, in scadenza a dicembre, negli anni scorsi in Europa tra Portogallo e Francia nel Boavista e nel Lilla. Più difficile pensare invece a Ivan Provedel, 31 anni, che nella Lazio aveva poi perso il posto, con Baroni. La prima scelta sulla carta, per Vagnati, è Caprile: ma dipenderà dal prezzo, per Cairo. E il nuovo tecnico dovrà adeguarsi.