TORINO - Una chiara strategia, utile per programmare il futuro con serenità. Anche perché nel presente al Toro serve molto altro: alcuni reparti sono ancora da rinforzare, al netto degli arrivi ormai definiti di Anjorin e Ismajli. La società, però, punta già a blindare tutti i suoi talenti. Tutti i giocatori intorno ai quali si vuole costruire un domani. Il primo della fila è stato Gvidas Gineitis: rinnovo con aumento di stipendio. Messaggio al ragazzo, ma soprattutto ad ogni possibile pretendente: il lituano non si muove. Almeno non adesso, visto che il Toro intende puntarci con decisione.
Il futuro di Dembelé
Il prossimo? Alì Dembelé. Un ragazzo che il club considera importante, soprattutto in prospettiva. Da qui nasce l'esigenza di prolungare l'attuale contratto in essere fino al 2028, con opzione per un'ulteriore stagione. Rispetto a Gineitis, però, le considerazioni sull'ex Troyes non è detto che siano le stesse. Dembelé è reduce da un'annata in cui ha trovato complessivamente poco spazio. Era prevedibile. Ma non solo: quando è sceso in campo non ha avuto mezze misure. Poche volte ha sfiorato le alte vette, anzi spesso è incappato in errori grossolani. Disattenzioni che naturalmente non sono sfuggite nemmeno a Baroni, curioso però di vederlo all'opera in ritiro. Dopodiché il Toro capirà come muoversi con lui: l'esterno potrebbe finire in prestito altrove, anche in Serie A. Per dargli la possibilità di mettersi in mostra, crescendo senza pressioni che l'anno scorso ha dimostrato di non saper reggere. Ci può stare: è pur sempre un classe 2004.
Rinnovo in vista per Perciun
Dopo Dembelé, poi, toccherà a Sergiu Perciun. Il moldavo è stato la grande rivelazione degli ultimi mesi: ha fatto molto bene negli spezzoni che gli ha concesso Vanoli in prima squadra. In più, si è tolto pure la soddisfazione di aver esordito nella propria nazionale maggiore. L'ex tecnico granata aveva un debole per Perciun, apprezzato anche in società. Il progetto del Toro è alla luce del sole: si sta lavorando per un prolungamento di contratto fino a giugno 2029, con opzione per un'altra stagione. Una mossa per consolidare una fiducia indiscutibile, ma anche per Perciun la preparazione estiva sarà strategica per studiare il piano a breve termine per la sua maturazione. Anche per lui una tappa intermedia, magari in Serie B, potrebbe essere utile. Sergiu, infatti, prima di tutto dovrà trovare una collocazione tattica nel 4-2-3-1: il rischio è che per un giocatore che nasce mezzala gli spazi siano estremamente ristretti. Il futuro, però, sarà rigorosamente granata: i numeri per diventare un professionista a Perciun non mancano.
Resta anche Njie
Come ad Alieu Njie, pronto a presentarsi al Filadelfia tirato a lucido per il ritiro. L'infortunio è ormai acqua passata: il Toro non ha forzato un rientro per le ultime gare di campionato proprio per preservarlo dal punto di vista fisico. Ora, però, lo svedese sta bene. E il club ha già tutto in mente per lui: rimarrà a disposizione di Baroni, con un contratto nuovo. L'accordo, infatti, prevede una nuova scadenza: 2029. Manca ormai soltanto la firma, ma Njie ha solo il Toro nella testa. Adesso punta a tornare ad essere l'uomo che ha deciso la gara casalinga contro il Como. L'infortunio rimediato a febbraio - frattura al malleolo tibiale destro - è stato solo un antipatico intoppo.