TORINO - Trovare un portiere, sebbene il portiere ci sia ancora. Già, non proprio una condizione ideale per muoversi, ma almeno il Toro si cautela in vista di una cessione che probabilmente si registrerà. Vanja Milinkovic Savic è considerato in partenza: c'è sempre il Napoli sul serbo, autentica rivelazione della passata stagione. Meret ha appena rinnovato il contratto, ma Conte vuole competitività in tutti i reparti. Porta compresa, per cui il compito di Vagnati è quello di non farsi cogliere impreparato in caso di addio di Milinkovic Savic, pezzo pregiato del mercato in uscita del Toro. I soldi che arriveranno per lui serviranno per trovare un degno erede tra i pali. E i sondaggi continuano, tra Italia ed estero. In particolare, Vagnati studia con attenzione il mercato francese, ritenuto accessibile in termini meramente economici: è ancora una delle poche strade percorribili, visto che Inghilterra, Germania e Spagna sono inavvicinabili o quasi.
Diouf nel mirino del Toro
L'ultimo sondaggio del Toro riguarda Yehvann Diouf, suo malgrado fresco di retrocessione in Ligue 2 col Reims (i granata in tempi recenti da lì hanno preso Gravillon e Salama, due autentiche meteore). Classe '99, ha esordito col Senegal il 6 giugno nell'amichevole contro l'Irlanda. Soddisfazione figlia di una buonissima annata tra Ligue 1 e Coppa di Francia, visto che il Reims si è spinto fino alla finale, poi persa contro l’insuperabile Psg. Diouf ha indossato pure la fascia da capitano, ma i francesi sanno che lo perderanno. Il Toro è vigile, però non è ancora ai livelli da essere considerato la prima scelta.
Fofana e le altre opzioni
Sempre nello stesso campionato, infatti, Vagnati ha messo gli occhi anche su Yahia Fofana: di proprietà dell'Angers, ha una valutazione molto alta anche perché è stato un grande protagonista del trionfo in Coppa d'Africa con la Costa d'Avorio nel 2023. Connazionale di Singo, che sicuramente gli ha parlato del Toro, opzione che il portiere prende in considerazione per tentare un salto di qualità rispetto all'Angers. E poi c'è la platea di numeri uno italiani. A dire il vero non così nutrita di elementi affidabili. Chi ha il portiere forte, infatti, lo valuta tanto. Per esempio, Vagnati si è dovuto subito arrendere quando ha bussato alla porta del Cagliari per Elia Caprile, appena riscattato dai sardi. Giulini spara altissimo per l'ex Napoli, oggi obiettivo utopistico per il Toro. Sicuramente meno esose le valutazioni di altri tre protagonisti del nostro campionato: in lizza ci sono Wladimiro Falcone, Stefano Turati e Lorenzo Montipò. Il numero uno del Lecce è di gran lunga il preferito di Baroni, che ha avuto modo di conoscerlo da vicino in Salento. Corvino, però, vuole una decina di milioni: troppi per Cairo. Più defilati Turati, appena retrocesso col Monza e di proprietà del Sassuolo, ma pure i neroverdi pretendono troppo per lasciare andare il classe 2001. Infine c'è Montipò, altro portiere stimato da Baroni: il Verona può farlo partire per 5 milioni, ma il Toro prima di pensarci seriamente attenderà di battere tutte le piste possibili. Nazionali e internazionali. Sicuramente individuare l'erede di Vanja non sarà un compito semplicissimo.