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Primavera Toro: avanti con Fioratti in ritiro con Baroni

Primavera Toro: avanti con Fioratti in ritiro con Baroni LAPRESSE
La decisione è stata presa: nessun ribaltone in panchina. I ragazzi in Alto Adige con la prima squadra

Torino - Manca solamente l’ufficialità, visto che la stagione del vivaio è ancora in corso e sicuramente i pensieri delle ultime settimane sono stati tanti. E anche le gioie: basti pensare allo scudetto conquistato dall’Under 18 a Latina, che ha restituito al Toro il gusto della vittoria nel settore giovanile. Intanto, però, la società si è comunque mossa per quanto concerne la Primavera. L’allenatore è stato scelto: sarà ancora Christian Fioratti. Una scelta conservativa, ma anche la migliore possibile. Ed è traducibile con una sola parola: meritocrazia. Già, perché Ruggero Ludergnani per primo ha voluto premiare l’ottimo lavoro svolto da Fioratti negli ultimi mesi. Prima in Under 18, visto che ha guidato il gruppo del tricolore fino a metà marzo, consegnando poi a Michele Vegliato una squadra pronta e capace di competere per il trionfo del titolo nazionale. Ma l’impresa più importante è stata compiuta con la Primavera.  

Fioratti e l'identità granata

Fioratti, infatti, ha raccolto i cocci di una crisi che non sembrava conoscere la parola fine. Ha preso un gruppo che coi risultati negativi dei mesi invernali rischiava di piombare in zona playout e ha saputo ridare un senso logico ai granata, bravissimi a conquistare con largo anticipo il mantenimento della Primavera 1. Insomma, un ottimo percorso, che meritava una continuità. Anche perché nessuno come Fioratti, in casa Toro, conosce la categoria: ha lavorato a stretto contatto sia con Federico Coppitelli che con Giuseppe Scurto, ha visto crescere le ultime leve che hanno fatto parte delle rose della Primavera e ha navigato in tutti i mari. Da quelli tranquilli a quelli in tempesta, approfondendo ogni aspetto: a livello di gestione del gruppo, ma anche tecnicamente e tatticamente. Fioratti, poi, è stato capace di trasmettere un’identità granata a tutti i suoi giocatori.

Il Toro continua a puntare sui giovani

A lui, cresciuto al Filadelfia anche da giocatore, viene più facile raccontare il Toro e le sue mille increspature. E così, salvo ribaltoni al momento da escludere, si andrà avanti con Fioratti, che nel prossimo campionato spera di poter disporre di un gruppo molto competitivo. La Primavera, esattamente come successo nella passata stagione, svolgerà una parte del ritiro in alta quota, in compagnia della prima squadra, quest’anno a Prato allo Stelvio: una maniera ideale per rendere sinergico il lavoro con la prima squadra. Anche su questo aspetto il Toro ha scelto una continuità: da Paolo Vanoli a Marco Baroni, il comune denominatore dei due tecnici sono i giovani.  

Njie e Perciun verso la conferma

Uno arrivava dal contesto delle nazionali under, l’altro si è formato nel campionato Primavera prima di compiere un lungo cammino tra Serie B e Serie A. Motivo in più per immaginare un rapporto sempre più stretto tra i grandi e il vivaio, che quest’anno ha prodotto due giocatori su tutti: Alieu Njie e Sergiu Perciun, al momento i maggiori indiziati per una conferma in pianta stabile nel Toro che verrà. Fioratti li conosce benissimo, così come ha la piena consapevolezza del valore dei giocatori che Under 18 e Under 17 consegneranno alla Primavera che si appresta a ripartire da luglio. Ecco perché puntare di nuovo su di lui, ottimo traghettatore dello scorso torneo, è già una scelta vincente. Prima ancora di cominciare un’annata nella quale, però, la comoda salvezza non basterà più.  

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