Deve muoversi anche Marco Baroni per far salire di qualità e di efficacia i dialoghi aperti dal Torino con e per Tijjani Noslin, jolly offensivo in uscita dalla Lazio. Il nuovo tecnico granata può essere la carta che fa la differenza, fino a quando la concorrenza non offrirà condizioni economiche migliori. E adesso i granata devono stare attenti all’inserimento del Psv. Lo si rivelava su queste colonne una settimana fa: l’eclettico attaccante olandese è uno degli obiettivi del nuovo Torino. Può agire sia da ala in un tridente dietro a una pivot, sia da prima o seconda punta. Con Baroni disputò 5 mesi splendidi a Verona, tra gennaio e maggio 2024: arrivava dal Fortuna Sittard, mise assieme 17 presenze con 5 reti e 4 assist e diede un ottimo contributo per la salvezza dei gialloblù. Baroni riuscì poi a portarselo a Roma: e Claudio Lotito spese quasi 16 milioni per acquistarlo. Luci (non molte) e ombre nella Capitale, per varie ragioni: in ogni caso non giocò poco, nell’ultima stagione Noslin ha raccolto 39 presenze tra campionato, Coppa Italia ed Europa League (6 gol e 3 assist).
Noslin in uscita dalla Lazio
L’arrivo di Maurizio Sarri è però destinato a far cambiare gli scenari, per il pupillo di Baroni. Lotito non può sperare di venderlo evitando una minusvalenza, per cui è più realistico immaginare un prestito con diritto di riscatto. Il Psv, campione d’Olanda, è disposto a prenderlo con questa formula, inserendo un diritto di riscatto sui 13 milioni. Il Torino finora ragionava su un diritto intorno ai 10 milioni con pagamento di un prestito oneroso, confidando nella volontà del giocatore di continuare a lavorare con Baroni. Sta al nuovo tecnico provare a blindare la volontà del ragazzo, a questo punto, in attesa che Cairo e Vagnati cerchino l’accordo con Lotito.
Toro vigile su Ngonge
Per forza di cose, vista la situazione variabile che avvolge Noslin, il Toro resta sempre vigile anche sul fronte Cyril Ngonge. Anche l’esterno offensivo belga, in uscita dal Napoli, piace al club granata, che aveva già sondato il terreno lo scorso gennaio. All’epoca la società partenopea aveva fatto muro su richiesta di Antonio Conte, che - dopo la partenza di Kvaratskhelia - scelse di stoppare ogni calciatore in uscita. Una permanenza che ha permesso al classe 2000 di vincere lo scudetto, seppur da comprimario (18 presenze). Motivo per cui le strade di Cyril e dei campioni d’Italia sono destinate a dividersi nelle prossime settimane. Occhio al ritorno di fiamma del Toro.
Accelerata per il jolly offensivo
L’interesse dei granata, infatti, è cresciuto ulteriormente dopo l’avvento in panchina di Baroni, che a Verona aveva lanciato e valorizzato l’esterno offensivo negli ultimi mesi del 2023. Un feeling speciale che può giocare un ruolo determinante nella trattativa, un po’ come per Noslin. Già avviati i primi dialoghi col Napoli, mentre vanno avanti anche le discussioni per l’olandese della Lazio: e pure in questo caso si ragiona sulla base di un prestito con diritto di riscatto. Difficile, infatti, per il club di Aurelio De Laurentiis strappare condizioni migliori, dopo averlo pagato 19 milioni al Verona un anno e mezzo fa. Cairo e Vagnati nei prossimi giorni dovrebbero accelerare per dare a Baroni un jolly offensivo: almeno uno, per cominciare, trovando l’accordo con la Lazio per Noslin, superando così l’insidia del Psv, oppure evitando che il Napoli possa inserire Ngonge come contropartita tecnica in qualche altra operazione di mercato utile per Conte.