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Caprile, la salvezza del Cagliari aiuta il Torino

Caprile, la salvezza del Cagliari aiuta il Torino L.Canu / Ciamillo
I rossoblù possono impostare il mercato per la prossima stagione: il portiere, gestito dal Napoli, ha un riscatto a 8 milioni

TORINO - A Lecce è entrato a una ventina di minuti dalla fine, quando Vanoli ha cercato di aumentare il peso offensivo del suo Torino per trovare almeno il gol del pari: Sanabria dentro l’area di rigore avversaria lo si è invece visto solamente quando ha cercato una sponda aerea per un compagno, senza però riuscire a trovare qualcuno. Poi il nulla. È così che la sua striscia di partite consecutive senza gol è ancora una volta aumentata: l’ultima rete resta quella siglata, lo scorso 20 ottobre, sul campo del Cagliari che, per uno strano incrocio del destino, potrebbe diventare la sua prossima squadra. L’attaccante, il cui contratto scadrà nel 2026, è infatti destinato all’addio al Torino e non è certo un mistero che uno dei suoi principali estimatori sia proprio il tecnico della formazione sarda, Nicola (che lo aveva allenato al Genoa e lo aveva poi voluto in granata nel gennaio del 2021). La società rossoblù lo scorso gennaio aveva provato a imbastire una trattativa con il Torino per averlo, ma alla fine non si era fatto nulla. In estate però tutto potrebbe cambiare, soprattutto se dovesse verificarsi un particolare gioco di incastri.

Milinkovic-Savic e Sanabria, ipotesi addio

Milinkovic-Savic ha una clausola rescissoria fissata a 20 milioni, e se qualcuno dovesse bussare alla porta di Cairo con in mano quella cifra andrebbe via. A quel punto Vagnati si troverebbe costretto a trovare un nuovo portiere titolare e non gli dispiacerebbe affatto riuscire a portare alla corte di Vanoli proprio l’attuale guardiano della porta del Cagliari: Caprile. Sanabria potrebbe quindi rientrare nella trattativa come contropartita tecnica per abbassare il prezzo del cartellino dell’estremo difensore, ma resta da capire se il Cagliari a sua volta acquisterà a titolo definitivo il portiere. Caprile è infatti arrivato in Sardegna lo scorso gennaio dal Napoli con la formula del prestito con diritto di riscatto fissato a 8 milioni nell’ambito dell’operazione che ha portato Scuffet in Campania: grazie alla salvezza certificata domenica sera dopo il 3-0 al Venezia, le probabilità che il club sardo decida di esercitare la clausola sono aumentate ma, in un secondo momento, il calciatore potrebbe comunque essere messo sul mercato, magari a una cifra leggermente superiore a quella del riscatto, intorno ai 12 milioni. 

Via Ilic, dentro Anjorin o Tessmann

Vagnati sta seguendo con attenzione la situazione per capire con chi dovrà eventualmente imbastire la trattativa: nel caso in cui Caprile dovesse tornare al Napoli non avrebbe a disposizione eventuali carte da giocare per cercare di abbassare il prezzo, se dovesse invece essere riscattato dal Cagliari, come detto, entrerebbe in scena proprio quel Sanabria che, nelle ultime settimane, quando ha giocato, è apparso sempre più fuori dal progetto granata. Un po’ come Ilic, anche lui protagonista di un finale di gara tutt’altro che memorabile al Via del Mare. Il centrocampista serbo, che per due volte nell’ultimo anno è stato vicino al trasferimento in Russia (prima allo Zenit San Pietroburgo, poi allo Spartak Mosca), sarà ancora messo sul mercato e stavolta Cairo e Vagnati sperano di riuscire a chiudere una trattativa. Per il centrocampo del prossimo anno si stanno valutando già diversi profili come Anjorin dell’Empoli e Tessmann dell’Olympique Lione.

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