Tuttosport

LIVE

Pedersen comprato e ora è già in vendita: il nuovo obiettivo Toro

Pedersen comprato e ora è già in vendita: il nuovo obiettivo Toro LAPRESSE
L’obbligo di riscatto da 3,5 milioni è appena scattato. Però finirà sul mercato

TORINO - Dopo una stagione così, dal rendimento deficitario come nessuno avrebbe potuto nemmeno lontanamente immaginare (al netto della differenza abissale di valori tecnici rispetto a Raoul Bellanova), di sicuro non si può essere soddisfatti. Marcus Pedersen mette tutti d'accordo sullo stesso tema: il suo primo campionato al Toro non è stato sufficiente. E il riscatto del suo prestito non è stato certo perfezionato per meriti raccolti sul campo, ma per accordi pregressi col Feyenoord risalenti ai mesi estivi. Una volta acquisita l'aritmetica certezza della permanenza in Serie A, è infatti scattato l’obbligo di riscatto, con altri 3,5 milioni di euro da versare alla società olandese. Una spesa, di fatto, che si aggiunge al milione speso in estate per il prestito oneroso. Su questi accordi non ci sono possibilità di dietrofront: è tutto prestabilito, messo nero su bianco.

La volontà del Toro

La notizia, però, è che il Toro vuole vendere il laterale norvegese, che nello scorso campionato era retrocesso giocando in prestito al Sassuolo. Cercherà di offrirlo a più squadre possibili, in Italia e all'estero. Anche perché, tolto il biennio nero in Italia, il giocatore ha ancora tanti estimatori in giro per il continente. La carta d'identità, poi, gioca sicuramente a suo favore: è un classe 2000, che festeggerà il 25° compleanno il 16 luglio. La sua carriera, insomma, non è certo sul viale del tramonto, anzi le possibilità per tornare ai livelli espressi in Olanda sicuramente non gli mancheranno. In più è anche un nazionale norvegese: 28 presenze dall’esordio del 2021 in poi. Il Toro nel suo ruolo ha un’idea ben chiara: cercare di prendere Jackson Tchatchoua, di proprietà del Verona, che venne corteggiato già due anni fa da Vagnati. Nel nostro campionato ha dimostrato di saperci stare: ha fatto bene con Baroni l’anno scorso ed è migliorato con Zanetti, prendendosi una titolarità mai in discussione. Per il dopo-Pedersen, dunque, la prospettiva immaginata dal club granata è questa. Ma c’è ancora un campionato da terminare, per cui ogni pensiero di Vanoli è rivolto alla trasferta di Lecce.

Toro, gli infortunati

Pedersen, tra tutti gli acciaccati, è l’unico quasi certo del recupero: oggi, salvo sorprese dell’ultimo minuto, dovrebbe partire coi compagni per il Salento, dopo aver smaltito il violento colpo in faccia subito la settimana scorsa in allenamento. Continuano ad allenarsi a parte, invece, gli altri infortunati: da Saul Coco a Borna Sosa, passando per Yann Karamoh e Alieu Njie. Nessuno di loro verrà rischiato. Non ha senso, a questo punto della stagione, correre inutili pericoli, per cui i quattro giocatori rimarranno al Filadelfia per proseguire i rispettivi percorsi di riabilitazione. Dunque, l’unico a rispondere presente alla chiamata di Vanoli sarà Pedersen, pronto ad accomodarsi in panchina. Per la corsia di destra, infatti, si va verso una conferma di Dembelé. A tratti in difficoltà contro l’Inter, ma stavolta le emozioni non l’hanno sopraffatto.

Abbonati a Tuttosport

L'edizione digitale del giornale, sempre con te

Ovunque ti trovi, tutte le informazioni su: partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi