TORINO - La trasferta di Lecce per riabilitare il Toro. Già, perché stavolta non ci si può accontentare soltanto di una buona prestazione. Per un fatto di orgoglio e “dignità” sportiva, i granata devono cercare di vincere, senza mezzi termini. I salentini vivono una crisi profonda, che dura ormai da mesi: oggi sarebbero retrocessi in Serie B. Proprio per questo la squadra di Paolo Vanoli non può sbagliare partita, a prescindere dal fatto che non ci siano più obiettivi di classifica da raggiungere. Il gruppo ieri ha ripreso ad allenarsi al Filadelfia. Con indicazioni piuttosto chiare rispetto agli uomini che voleranno in Salento.

Toro, le ultime in vista di Lecce

Non ci sarà sicuramente Saul Coco, operato alla mano sinistra e dunque indisponibile per Lecce. Allo stesso tempo continuano ad allenarsi a parte due elementi: Marcus Pedersen, che ancora non ha smaltito del tutto il violento colpo sul viso rimediato la settimana scorsa in allenamento, e Borna Sosa, che piano piano inizia a rivedere la luce, ma che per ovvie ragioni non verrà rischiato. Per loro, dunque, la gara di domenica resta un miraggio. Bella - con vista sui mesi estivi - la presenza al Filadelfia di Alieu Njie: seduta a parte per lo svedese classe 2005, che sta recuperando dal grave infortunio subito a febbraio contro l’Atalanta. Sarà una risorsa in più per il prossimo campionato, visto che per il momento si naviga a vista. Vanoli monitora con attenzione anche le condizioni di Yann Karamoh, che da giorni convive con un fastidioso principio di pubalgia. Il Toro, dunque, rivolge ogni pensiero alla sfi da contro il Lecce ripartendo dalla formazione che ha perso contro l’Inter, visto e considerato che la rosa in alcuni reparti è in soff erenza di soluzioni. L’unica variazione sul tema potrebbe essere il ritorno da titolare di Cesare Casadei: l’ex Chelsea è in ballottaggio con Gineitis.