TORINO - Ha ancora tanto da lavorare. Ha margini di miglioramento enormi e sicuramente non ha espresso tutto il meglio delle proprie potenzialità. Ma la crescita di Gvidas Gineitis, 21 anni compiuti il 15 aprile, non è certo passata inosservata. In prima battuta a Paolo Vanoli, convintissimo in merito al valore del giocatore: sa già perfettamente che sarà un protagonista anche della prossima stagione. Piace anche alla società, che lo ritiene un patrimonio tecnico ed economico: il futuro, ovviamente, non può prescindere da elementi allevati nel settore giovanile.
E pure in Lituania, sua nazione d'origine, non mancano gli attestati di stima. In questa stagione, infatti, vincerà addirittura due premi della Federazione: il miglior giovane e allo stesso tempo il miglior giocatore lituano in assoluto. Due riconoscimenti importanti in patria, che rendono bene l'idea di quanto Gineitis si stia facendo apprezzare. Da tempo, d'altronde, è anche una colonna della propria nazionale: il centrocampista originario di Mazeikiai ha già 18 presenze in nazionale maggiore. Numeri anomali per un classe 2004, che in Serie A ha dimostrato di saperci stare benissimo.
Futuro assicurato
Al netto dell’errore di posizionamento commesso contro l’Inter in occasione del vantaggio firmato Zalewski, Gineitis verrà ricordato in questo campionato per i tre gol pesanti rifilati alle big. Tutti da subentrato: il primo decisivo nel pareggio fuori casa contro la Fiorentina, il secondo determinante nel successo casalingo contro il Milan e l’ultimo importantissimo per raggiungere un prezioso 1-1 all’Olimpico contro la Lazio. Il Toro da tempo l’ha già blindato, con un contratto fino a giugno 2028, che dimostra la volontà del club di investire su un ragazzo con prospettive notevoli e allo stesso tempo già pronto per essere un potenziale titolare.
Ora Gvidas non dovrà fermarsi, anzi raddoppierà i propri sforzi. Per diventare a tutti gli effetti un intoccabile per Vanoli, ma anche per conquistare i due premi federali in palio: essere allo stesso tempo il miglior giovane e il miglior giocatore del 2025 in Lituania sarebbe un motivo d’orgoglio per il ragazzo. Arrivato da giovanissimo in Italia alla Spal e inserito con intuito da Ruggero Ludergnani nella trattativa che ha portato Demba Seck sotto la Mole. Gineitis, se non altro, ha reso virtuosa quell’operazione di mercato. E non era affatto semplice, considerando l’impatto oltremodo negativo del senegalese.