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Ricci e Casadei, contro l'Inter il Toro torna a vestirsi d'azzurro

Ricci e Casadei, contro l'Inter il Toro torna a vestirsi d'azzurro LAPRESSE
Il capitano rientra a centrocampo dopo il problema al ginocchio che gli ha fatto saltare due gare

A escludere ogni residuo dubbio sul rientro del capitano è stato Paolo Vanoli. Il tecnico, nella conferenza stampa che precede l’incontro odierno contro l’Inter, così ha parlato, dei centrocampisti granata: «Ricci e Linetty sono pienamente recuperati, mentre Casadei si è fermato due giorni per un sovraccarico al polpaccio, ma adesso sta benissimo». Buone notizie che concorrono a delineare un quadro positivo, guardando alla disponibilità di scelta del tecnico. Il quale è nelle condizioni di schierare la formazione titolare, visto quanto detto in riferimento ai centrocampisti, e alla luce dell’impiego dal primo minuto di Lazaro. Un reparto, su tutti, è particolarmente abbondante di opzioni. Ed è proprio quello in cui, salvo sorprese, si rivedrà la coppia formata da Ricci e Casadei.

Detto del recupero di Linetty, Vanoli per la terzultima di campionato (seguiranno la trasferta di Lecce e la prova interna finale contro la Roma) potrà contare anche su Gineitis, Tameze e Ilic. Probabile, nel corso della ripresa, l’ingresso del serbo. Ultimamente ha deluso, ma resta un giocatore pagato ben 17 milioni (commissioni comprese), e che potrà essere una pedina utile sul mercato. Dovesse incassare attorno ai 40 milioni da Ricci, e una quindicina da Ilic, Cairo sarebbe nelle condizioni di finanziare il mercato in entrata senza ulteriori sacrifici. Comprendendo nelle uscite i 17 milioni che servono per riscattare Elmas dal Lipsia. Il giocatore che, se proprio un sacrificio dovrà essere fatto, andrà ceduto a peso d’oro è però Ricci.

L’azzurro - otto le presenze con l’Italia, quattro quelle da titolare - in tre stagioni e mezza a Torino ha bruciato le tappe. Ma che fosse un predestinato lo si era capito fin dall’avvio di carriera: in granata è approdato ad appena 20 anni, ma con alle spalle già due campionati e mezzo da titolare con l’Empoli. I primi due in B, il terzo in A fino al mese di gennaio. Al termine del quale, era il 30, Cairo e Vagnati chiusero una trattativa in prestito con obbligo di riscatto a circa 9 milioni. Un valore che in tre annate e mezza al Toro è quadruplicato. Grazie a un impatto subito positivo, e a un seguito nel quale Ricci ha saputo diventare prima un leader tecnico, poi dopo l’infortunio di Zapata il capitano dei granata. Un percorso che si è accompagnato a quello con l’Italia, del quale adesso è un riferimento.

Oggi, contro un’Inter con diversi titolari in panchina, ma che resta avversaria di assoluta qualità, l’intelligenza tattica e le doti tecniche di Ricci saranno dirimenti, per le sorti della squadra di Vanoli. Deciso a proporre assieme all’ex dell’Empoli colui che lavora per ripercorrerne le orme, cioè Cesare Casadei. Novello azzurro e centrocampista che nel Toro, dopo una buona partenza, ha avuto un fisiologico calo. In Inghilterra col Chelsea, a differenza di quanto avviene in granata, non giocava con continuità, quindi ci sta che il fisico, dopo una partenza lanciata, abbia presentato il conto. Le qualità per raccogliere l’eredità di Ricci, pur tra le evidenti differenze tra i due, comunque ci sono.

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