Trovato! Ecco il procedimento penale relativo alla tragedia di Superga, eccolo. Scomparso da chissà quanti decenni, introvabile negli Archivi di Stato, come spiegato ieri… Ma adesso, eccolo! E pure in forma completa, a quanto è dato vedere. E analizzarlo, come vedremo oggi e nei prossimi giorni, ci permetterà anche di osservare una forma di rispetto sia per tutti i Caduti, sia in particolare per la memoria dei due imputati, i piloti Pier Luigi Meroni e Cesare Bianciardi (indagati nel procedimento penale aperto d’ufficio dopo la tragedia del 4 maggio 1949, con sentenza di non luogo a procedere per la morte degli stessi: però, scopriremo ora man mano per la prima volta, senza che il giudice istruttore li potesse incolpare con certezza di errori sicuramente decisivi, determinanti). Entrambi erano militari prestati all’aviazione civile, già eroi di guerra pluridecorati per i loro atti di coraggio, non stimati ma stimatissimi piloti nella seconda metà degli Anni 40. E persino istruttore di “volo cieco”, Meroni (primo pilota, in quell’ultimo viaggio).

Vittorio Pozzo: "Lo giuro"

Copiamo e incolliamo. Foglio 1. Intestazione. «Procedimento penale: contro Meroni Pier Luigi - Bianciardi Cesare - Imputati - art. 449 cpv. C.P. - art. 589 cpv. C.P.» (sciagura aerea: 31 morti; codice penale, delitti colposi di danno e omicidio colposo). Andiamo avanti nella lettura del procedimento penale del 1949. «Foglio 1. Verbale di visita e ricognizione di cadaveri. L’anno 1949 e questo dì 5 maggio, alle ore 2.20 in Torino Cimitero… Noi dr. Rosso Severino Sostituto Procuratore della Repubblica, informati che nella camera mortuaria del Cimitero Centrale si trovano cadaveri di persone la cui morte si ritiene possa costituire reato, ci siamo recati in detta località facendoci assistere dal sig. Bogetti Mario fu Lorenzo (…), di anni 46, (…) chirurgo, perito eletto di ufficio, il quale previa ammonizione viene invitato a prestare giuramento di rito. Il perito stando in piedi ed a capo scoperto al termine della lettura della formula di rito pronuncia le parole “lo giuro”. Ciò premesso, occorrendo procedere alla ricognizione dei cadaveri di cui sopra per mezzo di persone che conoscessero i defunti, fatte le stesse comparire, hanno declinato le seguenti generalità: 1) Micheli dr. Emanuele fu Camillo di anni 45 (…) medico sociale della società A.C.Torino. 2) Rabezzana Tommaso fu Luigi di anni 40 (…), commerciante», molto legato alla società granata e ai giocatori. 3) «Pozzo comm. Vittorio (…)»: già ct della nazionale italiana, come ben si sa. E poi: «4) Giusti rag.» (…), storico segretario generale del Torino. «Ammoniti che la loro deposizione è posta sotto la santità del giuramento nonché sulla importanza morale di un tale atto; sul vincolo religioso che i credenti con esso contraggono dinnanzi a Dio e sulle pene stabilite contro i colpevoli di falsa testimonianza, stando in piedi alla nostra presenza uno dopo l’altro, hanno prestato il giuramento stesso pronunciando la formula di rito. Eccitati quindi i medesimi ad attentamente esaminare i qui giacenti cadaveri ed a dichiarare a chi abbiano in vita appartenuto, hanno l’uno dopo l’altro risposto: “I cadaveri qui presenti appartennero in vita ai seguenti individui”». Subito dopo, l’elenco dei 31 Caduti. I giocatori del Grande Torino, i dirigenti, i tecnici e i collaboratori, i giornalisti (tra cui il fondatore e primo direttore di Tuttosport, Renato Casalbore), l’equipaggio. Ecco l’ordine indicato nell’atto giudiziario: Ossola Franco, Tosatti Renato, Civalleri Ippolito, Ballarin Aldo, Bongiorni Emilio, Agnisetta rag. Arnaldo, Cavallero Luigi, Castigliano Eusebio, Ballarin Dino, Egri Ernesto, Cortina Ottavio, Rigamonti Angelo Mario, Bonaiuti Andrea, Gabetto Guglielmo, Pangrazzi Antonio, Meroni Pier Luigi, D’Inca Celeste, Grava Revelli Ruggero, Lievesley Leslie, Bacigalupo Valerio, Operto Pietro, Loik Ezio, Grezar Giuseppe, Mazzola Valentino, Maroso Virgilio, Schubert Julius, Fadini Rubens, Menti Romeo, Casalbore Renato, Martelli Danilo, Bianciardi Cesare di Pietro. (Ci permettiamo di aggiungere, adesso, qui: nei nostri cuori, tutti e 31, dopo 76 anni e per sempre). Ma da dove stiamo leggendo, da dove stiamo copiando? Dal plico del procedimento penale? E sono documenti originali? Chi li possiede? Da dove provengono?