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Torino-Udinese, Ricci più Casadei tandem da reazione

Torino-Udinese, Ricci più Casadei tandem da reazione LAPRESSE
Riecco il capitano, dopo la squalifica scontata a Como. Con al fianco Samuele, anche la mezzala presa a gennaio potrà tornare a brillare: gli serve un play

TORINO - Averlo in campo fa tutta la differenza del mondo. Normale che sia così, visto e considerato il livello di maturità mentale e calcistica che ha orgogliosamente raggiunto in questi anni. Samuele Ricci non può che essere indispensabile per il Toro: non sarebbe un uomo mercato, d'altronde, se rientrasse nel mare magnum dei giocatori normali. E non sarebbe nemmeno nelle grazie di Luciano Spalletti se la sua presenza in campo non sortisse effetti positivi per il collettivo. Ecco perché Paolo Vanoli è felicissimo di poter nuovamente contare sul regista pisano, regolarmente in campo dopo aver scontato un turno di squalifica contro il Como. Nel 2025, senza Ricci sul prato verde, il Toro ha sempre perso: è successo a Bologna come al Sinigaglia la settimana scorsa. I granata privi di Samuele magari acquistano maggiore pericolosità, ma allo stesso tempo devono sacrificare la tenuta difensiva. In sostanza, perdono l'elemento che assembla tutto: l'equilibrio, principio tattico che dà senso al Toro nel suo complesso. In più, quando manca Ricci, anche Cesare Casadei perde qualcosa in termini di resa, a maggior ragione adesso che sta accusando una fase di normale flessione dettata dal cospicuo utilizzo da quando veste la maglia granata. Il ritorno della coppia Ricci-Casadei in mezzo al campo è una manna dal cielo, sulla carta. Perché con loro Vanoli ha costruito i presupposti per un ottimo girone di ritorno, che dovrà rappresentare la prima pietra per la costruzione della squadra del prossimo anno.

Il modulo anti-Udinese

Il 4-2-3-1, insomma, è una base solida. Solidissima. Resa tale soprattutto dal lavoro di Ricci e Casadei, due ragazzi che parlano la stessa lingua calcistica. Hanno caratteristiche spiccatamente diverse, ma insieme riescono sempre a trovare la quadra che rende il Toro temibile. E temuto: non c’è dubbio che l’Udinese, reduce da quattro sconfitte consecutive, non corra il rischio di sottovalutare una delle coppie di centrocampisti più interessante del campionato. Kosta Runjaic ha già studiato un modo per arginarli: facilmente Samuele e Cesare non avranno un solo attimo di respiro nel manovrare il pallone. Vanoli ha parlato di entrambi, nella conferenza stampa prima di Pasqua. Partendo dal leggero calo di Casadei: «Non possiamo pensare che uno arrivi e segni ogni domenica. Ha avuto una flessione a livello fisico, ma c’era da aspettarselo. Ha sempre fatto la prestazione. Sarà il nostro faro? Lo abbiamo preso per questo, lo dimostra la sua chiamata in azzurro». Poco dopo, invece, il tecnico aveva fatto un preciso riferimento al Toro senza vittorie nel 2025, con Ricci assente: «Quando giocavo a Parma e mancava Boghossian noi perdevamo, era una questione di equilibri allora come oggi. Ma è giusto anche ricordare che abbiamo perso due partite per due episodi che non dipendono dall’assenza di Samuele». Gli anelli di congiunzione tra il vecchio Toro e il nuovo Toro, di fatto, sono due: l’equilibrio di Ricci e la qualità di Casadei. Averli, a partire da stasera, è un grandissimo vantaggio.

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