Torino - A Como, al suo posto, si è aperta una voragine in campo. Questione di qualità, di personalità. Di abitudine. Di cifra tecnica. Anche di carisma. Samuele Ricci in tribuna, chiuso nel suo box, ci è apparso molto serioso, domenica scorsa. Comprensibile. Le difficoltà crescenti incontrate dai suoi compagni nel primo tempo, prima e dopo il gol del greco Douvikas, e l’incapacità di trovare il pareggio nel corso della ripresa, nonostante una discreta reazione anche caratteriale e le diverse occasioni maturate dalle parti di Butez, hanno man mano lasciato il segno anche sulla fronte e sulle guance del play granata, tra sussulti di speranze e smorfie di delusione. Con alla fine, al 92’, pure quella beffa del gol prima convalidato e poi annullato a Ilic, per un presunto doppio tocco di Biraghi al momento di calciare l’angolo da cui è scaturito il tiro vincente del serbo (presunto doppio tocco soltanto “intuito” dai varisti, ma non certificato con assoluta certezza da un video o da un fermo-immagine dirimente, come ci confermava ieri, su queste colonne, l’ex direttore di gara Calvarese, ora commentatore arbitrale: dubbi su dubbi anche da parte sua sulla “bontà regolamentare” dell’intervento del Var; una sorta di involontaria “invasione di campo”, in assenza di un chiaro ed evidente errore arbitrale?).
Il caso scommesse
Ma torniamo a Ricci. Sabato (in ritiro con i compagni ancorché fosse squalificato) e domenica in tribuna, il capitano granata ha vissuto (sicuramente senza... spensieratezza: e ci mancherebbe!) il suo primo week-end da indagato (così come altri 11 giocatori di differenti club) per le scommesse illegali, dopo la deflagrazione del nuovo caso connesso alle indagini originarie, datate, su Fagioli e Tonali. Vanoli lo aveva descritto "tranquillo, sereno. L’altro giorno l’ho anche visto parlare con Cairo, quando il presidente è venuto a trovarci al Filadelfia. Samuele ci ha chiesto di venire in trasferta a Como, nonostante la sua squalifica: vuole stare vicino ai compagni, è un bellissimo segno da capitano". Poi ha espresso un giudizio anche Vagnati, quando il dt è stato intervistato prima della partita dai colleghi di Dazn: "Ricci è qui con la squadra, è un ragazzo a posto e non c’è nessun problema". Pro memoria: al di là degli aspetti morali, etici, va di nuovo ricordato che Ricci, così come gli altri giocatori indagati per reati minori, potrà nel caso superare il procedimento penale con un’oblazione, pagando una multa di appena 250 euro (l’oblazione, rito alternativo al giudizio penale, prevede infatti il versamento allo Stato di una somma prestabilita). Nessun rischio quanto alla giustizia sportiva, se effettivamente, come fin qui emerso dalle indagini (nel mirino degli inquirenti il periodo tra il 2021 e il 2023), le scommesse illegali dei giocatori riguardavano non il calcio, ma altri sport (oppure l’aver giocato a poker online sempre su quelle piattaforme clandestine). Tant’è, a oggi.
Le ultime di Ricci in granata
Ordunque, scontata la squalifica rimediata una decina di giorni fa per l’espulsione nel finale contro il Verona, Ricci, lunedì contro l’Udinese, tornerà a prendere in mano le redini del centrocampo. Facile immaginare che il suo ritorno in campo sarà sicuramente importante, determinante: e non solo apprezzato. Nel Torino, in mediana, non esiste un giocatore con le attitudini tecnico-tattiche del capitano, già diventato da tempo, non a caso, anche un punto di riferimento per Spalletti in nazionale. Mancano però solo 6 partite alla fine del campionato: e quasi certamente saranno anche le ultime 6 gare che Ricci disputerà in granata. La cessione di Samuele è ormai nell’ordine delle cose, nel Torino di Cairo: lo sanno anche le pietre (su Marte, non solo sulla Terra), lo hanno compreso già da parecchio tempo i tifosi e se ne parla largamente nel mondo del mercato, tra indiscrezioni anche nuove. In particolare, appare il Milan in pole position, a oggi: il club rossonero è il candidato acquirente decisamente più chiacchierato ormai da qualche mese, però adesso persino in crescendo. Già a gennaio il Milan aveva cercato di aprire una trattativa (ma invano: stop immediato, a metà stagione).
Ricci-Milan: il fattore Tare
Tutto rimandato alla primavera/estate, si era detto e scritto. Ed effettivamente ora le voci crescono e si sommano, alimentate in progressione geometrica da un sottobosco di dirigenti, procuratori e intermediari (non coinvolti in qualche modo nella vicenda, ma ugualmente interessati e a conoscenza di retroscena e indiscrezioni). Prossimamente, con Tare sempre più vicino a diventare il nuovo ds del Milan, certi effetti domino potranno poi anche verificarsi, strada facendo. E persino indipendentemente da chi sarà il prossimo allenatore dei rossoneri. Moncada, destinato a svolgere un ruolo di braccio destro di Tare, segue Ricci da mesi e la scelta è prima di tutto societaria, non legata a un allenatore in particolare. Il Milan è poi da tempo alla ricerca di un regista e vuole anche aumentare in rosa il numero di giocatori italiani candidati titolari, per una questione di liste e non solo. Cairo, tuttavia, valuta Ricci tra 35 e 40 milioni: non meno. E allora ci sarà da trattare e anche parecchio, pensiamo, date le indicazioni economiche (inferiori) che arrivano da fonti vicine al Milan. Sarà anche da vedersi, nel caso, quali e quante altre società si metteranno all’assalto del regista granata. Nell’attesa: Torino-Udinese, lunedì. Con i riflettori già posizionati per il ritorno in campo di Ricci, anche se si giocherà alle 12 e 30.