Paolo Vanoli sta lavorando per il futuro. La società anche. Perché bisogna avere le idee chiare per non perdere tempo come, purtroppo, è successo negli ultimi anni. Il tecnico sta inculcando con successo le sue idee al gruppo e ha dato un’anima ben precisa alla squadra. Il nuovo modulo ha portato risultati, i nuovi acquisti più forza e convinzione. Cominciano ad essere sottolineati con la matita rossa i nomi dei giocatori che dovranno formare l’ossatura del Toro che verra: Vanja, Maripan, Biraghi, Elmas, Adams, Casadei, Ricci (offerte monstre permettendo, su questo fronte) e Gineitis. Tutti gli altri, da Ilic a Karamoh, passando per Coco, dovranno tirare fuori il meglio in queste ultime partite di campionato per non perdere la maglia granata. Chi sembra arrivato al capolinea è Tonny Sanabria, brillantissimo con la sua Nazionale (autore dell’assist gol che ha permesso al Paraguay di battere il Cile), deludente e irriconoscibile con il Toro. L’attaccante ha il contratto in scadenza nel giugno del 2026 e a fine campionato sarà ceduto.
Anche Shpendi nel mirino
Di conseguenza, con il solo Ché a disposizione, bisognerà guardare avanti, proprio all’attacco. E in questo reparto molto dipenderà da Zapata: o meglio, dai suoi tempi di recupero. Se Duvan sarà disponibile per l’inizio di campionato, al massimo a settembre, il Toro punterà su un giovane. In caso contrario cercherà un giocatore più esperto. Tra i giovani al primo posto c’è Cristian Shpendi, 21 anni, quest’anno 10 gol con il Cesena in Serie B, seguito da diverso tempo. Con Zapata e Adams titolari il giovane italo-albanese sarebbe la riserva ideale visto che ha un largo margine di miglioramento. Il giocatore è sotto stretta osservazione degli osservatori granata. Il costo del suo cartellino si aggira sui 6 milioni ma il Toro potrebbe anche girare ai romagnoli, come parziale contropartita, qualche giovane interessante. Piaceva e piace, sempre per rimanere nel tema dei ragazzi in carriera, l’attaccante Francesco Pio Esposito, attaccante dello Spezia, in prestito dall’Inter, e della nazionale Under 21 E non dispiace neppure suo fratello Sebastiano che gioca nell’Empoli ma che pure è di proprietà interista. Vagnati, però, sospende queste candidature perché nel discorso Marotta vorrebbe inserire Ricci, talento granata che il club esclude di trattare se la cornice è lo scambio. Chi lo vuole dovrà pagare in contanti e la valutazione della società granata è di almeno 40 milioni. Ecco perché Shpendi è il favorito nel caso i granata decideranno di puntare su un giovane.
Muriqi dipende dal recupero di Zapata
Se, invece, si dovesse decidere per una punta di d’esperienza perché per il recupero di Zapata ci vorrà più tempo, il candidato principale potrà essere Vedat Muriqi, 30 anni, kosovaro con cittadinanza albanese, ex Lazio attualmente in forza al Maiorca. Quest’anno in Liga in 23 presenze ha realizzato 7 gol e 2 assist. E ieri con la sua nazionale ha segnato una tripletta permettendo al Kosovo di vincere per 3-1 contro l’Islanda. Proprio con la sua nazionale, complessivamente, ha messo a segno 28 reti in 56 partite: una media da record (e infatti è il miglior marcatore nella storia del Kosovo). Le sue caratteristiche fisiche sono molto simili a quelle di Zapata e al giocatore non dispiacerebbe tornare in Italia. Ieri a Murcia (si è giocato in campo neutro) c’era un osservatore del Toro a seguirlo. E in ultimo, sempre per rimanere in tema di prime punte non più giovanissime, non bisogna trascurare le possibilità di Giovanni Simeone, 29 anni, che a Napoli gioca poco e che in estate potrà essere ceduto. Il Cholito anche in passato è stato accostato al Toro ma non si è mai fatto niente. Non è la prima scelta, ma piace visto che prima di passare in azzurro ha sempre segnato con una certa continuità.