“In Serie A davvero in pochi hanno un centrocampo di alto livello come quello del Toro. Dietro quelli di Inter e Napoli metto il reparto granata, che grazie al mercato di gennaio è cresciuto tantissimo e ora non ha nulla da invidiare a molte squadre importanti del campionato”. Parola di capitan Tonino Asta. La bandiera granata - in attesa di tornare in pista come allenatore (è nel mirino di alcuni club di Serie C) - non si perde una gara del Torino, che in questo finale di stagione può mettere le basi per un brillante futuro: “Ormai la lotta per l’Europa è andata, purtroppo ha pesato molto l’assenza di Zapata. Con un bomber come il colombiano questa squadra sarebbe potuta essere al livello della Fiorentina. Sono convinto, infatti, che la rosa attuale, con l’aggiunta di 3 o 4 innesti di qualità in estate, possa dire la sua per un posto nelle Coppe europee, l’anno prossimo”.
Ricci e Casadei volano in Nazionale
Intanto il tandem Ricci-Casadei è volato da Spalletti in Nazionale…
“Sono davvero una grande coppia. Si abbinano alla perfezione: Ricci preferisce dirigere il gioco, mentre Casadei ama spingere e inserirsi. Cesare con le sue lunghe leve sa fare pure da schermo per la difesa sui lanci lunghi degli avversari, come accaduto sabato contro l’Empoli. Sono giovani e italiani, con ancora grandi margini di miglioramento: chi ce l’ha una coppia così?”.
Insieme a loro brillano Vlasic ed Elmas.
“Il croato è tornato il giocatore di alto livello ammirato al West Ham. Mi piace tantissimo perché sa far tutto e ricoprire più ruoli. In più ha nei piedi pure diversi gol. La grande qualità di Vlasic abbinata al talento recuperato di Elmas, ha alzato di parecchio il livello del Toro. Il macedone al Lipsia era stato frenato dagli infortuni, ma resta un grande giocatore. E poi c’è un altro nome che vorrei fare…”.
Quale?
“Quello di Gineitis. Teniamolo d’occhio; perché sta completando il suo processo di maturazione e nel girone di ritorno ha disputato ottime prestazioni, anche di grande personalità”.
"È Lazaro il nuovo Asta"
Chi è invece l’Asta del Torino di oggi?
“Voto Lazaro. Ha meritato il rinnovo. Non è un calciatore appariscente, ma quando non c’è, la sua assenza pesa e si sente. È un elemento sottovalutato, mantiene ottimi standard di rendimento anche in ruoli diversi, prima da terzino e ora sulla trequarti largo a destra, dopo il cambio di modulo. Inoltre ha un piede educato in grado anche di sfoderare diversi assist”.
La rincorsa all’Europa è possibile?
“In questa stagione ormai è tardi, anche se da gennaio il Torino viaggia a grandi ritmi. Vagnati ha fatto il mercato invernale migliore di tutti e la squadra ha compiuto un salto di qualità grazie anche all’arrivo Biraghi. Se ne parla poco, ma non sono tanti i terzini forti come lui in circolazione”.
Insomma, ci sono le basi per dare l’assalto all’Europa nella prossima stagione?
“Assolutamente sì. Milinkovic è uno dei migliori portieri del campionato. Dietro, la coppia Maripan-Coco è affidabile. A centrocampo c’è tanta qualità. Adams è in rampa di lancio. Col ritorno di Zapata e l’acquisto di una punta ci sono tutte le possibilità di arrivare in alto. Voglio vedere il Toro a giocarsela con Bologna e Fiorentina in classifica”. Naturalmente con Vanoli in panchina. “Certamente. Paolo ha fatto un grande lavoro, dimostrando molta intelligenza. Ha saputo adattarsi ai giocatori a sua disposizione, passando dal 3-5-2 al 4-2-3-1. Perché le idee sono importanti, ma bisogna saperle mettere al servizio dei calciatori in rosa, affinché tutti possano essere valorizzati al meglio”.