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Torino, lo strano destino di Adams: leader, ma pure a rischio

Torino, lo strano destino di Adams: leader, ma pure a rischio LAPRESSE
Lo scozzese è il miglior bomber dei granata con 6 reti complessive. Il 4-2-3-1 e una nuova punta potrebbero portarlo alla panchina ma la sfida non lo spaventa

TORINO - Non poteva che essere quello messo a segno da Adams contro l’Empoli, con una gran conclusione da poco oltre la linea di centrocampo, il gol più bello del mese di dicembre. Ieri gli è stato ufficialmente assegnato il premio della Lega Serie A, che suggella un periodo molto positivo per lo scozzese: ha scavalcato Sanabria nelle gerarchie di Vanoli e, con il passaggio al 4-2-3-1, è diventato il terminale offensivo della formazione. Il bomber della squadra lo era invece già da alcune settimane. Con il gol di Empoli e quello successivo contro l’Udinese sono cinque le reti messe a segno in campionato (più una in Coppa Italia): nessuno dei suoi compagni ha fatto meglio e il più vicino nella classifica marcatori granata è Zapata, che è fermo a tre gol e non potrà migliore il proprio dato avendo già chiuso il proprio campionato.

Il sostituto di Zapata

Tuttavia, se Adams dovesse pensare che la stagione per lui è tutta in discesa commetterebbe un grave errore: entro il 2 febbraio, quando la sessione invernale di mercato si chiuderà, dovrebbe arrivare il sostituto di Zapata, che Vanoli da mesi attende con trepidazione (oggi sono 103 giorni da quando il colombiano ha riportato la lesione del legamento crociato a San Siro) e che dovrebbe diventare il nuovo attaccante titolare. Che sia Beto o qualcun altro per Adams poco cambia: è consapevole infatti che chiunque dovesse arrivare sarà il rivale a cui contendere il posto. Lo scozzese, pur non avendo le caratteristiche fisiche di Zapata, in queste ultime partite se l’è cavata bene nel ruolo di punta unica e anche nel derby si è fatto apprezzare per il lavoro sporco compiuto, soprattutto nell’ultima parte di gara quando è riuscito a tenere palla e a far respirare la squadra nel momento di maggiore pressione della Juventus. Il tutto nonostante si trovasse spesso incollato alla schiena un marcatore come Gatti, che ha una struttura fisica differente e diversi centimetri in più d’altezza. Certo, non è la prima volta che gioca da unico terminale offensivo: è un ruolo che ricopre anche con la nazionale e lo ha fatto anche su palcoscenici importanti e complicati come l’ultimo Europeo. Rispetto a Sanabria, è più abituato a quel tipo di lavoro e anche per questo motivo Vanoli nelle ultime settimane ha deciso di sdoganare il 4-2-3-1, senza attendere l'arrivo di quel rinforzo che gli è stato promesso.

Mercato, la posizione di Adams

Adams sa bene che nelle prossime settimane rischia di finire al centro di un nuovo ballottaggio, però ciò non lo spaventa di certo, così come la concorrenza di Sanabria non gli aveva fatto paura in estate: quando ha accettato l’offerta del Torino era conscio che avrebbe dovuto lottare con il paraguaiano per la maglia da titolare al fianco di Zapata nel 3-5-2 ma non ha avuto particolari esitazioni ad accettare la proposta di Vagnati. Ora è cambiato il modulo e dovrebbe cambiare il rivale a cui contendere un posto nell’undici titolare, ma Adams ha già dimostrato di non temere queste sfide.

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