L e parole pronunciate da Ciccio Graziani venerdì a Ricci, Adams, Milinkovic Savic e tutti gli altri calciatori del Torino dovrebbero essere incorniciate all’interno dello spogliatoio del Filadelfia, considerato l’effetto che hanno sortito. Dopo un derby d’andata giocato in maniera passiva, il Torino (finalmente) è tornato a giocare un derby con grinta e voglia, con quello spirito che in ogni partita contro la Juventus dovrebbe essere naturale vedere ma che, nel recente passato, non sempre è stato mostrato. Il tutto nonostante le difficoltà date dal momento non semplice che la squadra sta attraversando, dagli infortuni, dalle lacune nella rosa dovute anche a un mercato che non ha fatto registrare ancora nessun movimento in entrata in questa sessione. Uno spirito che si è visto nonostante in campo la partita si fosse messa subito in salita con la Juventus che all’8’, con la prima conclusone verso la porta granata, ha trovato la rete del vantaggio.
Graziani: "Sono davvero contento"
Con il Torino visto nella partita d’andata il derby sarebbe di fatto terminato al gol di Yildiz, il Torino visto invece sabato ha invece lottato, ha trovato il pari con una perla di Vlasic e poi ha provato anche a vincere. «Sono davvero contento che quei ragazzi abbiano capito qual è l’essenza di questa partita», ha spiegato all’indomani Ciccio Graziani. Ma cosa ha detto l’ex centravanti quando venerdì pomeriggio è entrato nella pancia del Filadelfia prima dell’inizio dell’allenamento di rifinitura? Lo ha svelato lui stesso: «I giocatori erano tutti seduti in silenzio dentro allo spogliatoio, io li ho guardati uno a uno negli occhi e per prima cosa ho ricordato loro che quella maglia granata che indossano è sinonimo di orgoglio, passione e sacrificio e devono tenerlo a mente ogni volta in cui la vestono. La storia del Toro a grandi linee la sanno, non ho dovuto raccontargliela io, ma ho voluto spiegargli cos’è il derby per la gente, per la città e per tutti noi. Ho parlato del mio Toro, ho detto loro come noi affrontavamo la Juventus, senza paura. E poi li ho esortati a tirare fuori gli attributi perché in un derby servono anche quelli. Ho detto loro di farlo per i tifosi, che vogliono che un derby venga giocato con lo giusto spirito». Considerato la prova di carattere fatta dal Torino, quelle parole hanno lasciato il segno. «Non voglio prendermi meriti, io non ne ho. Però evidentemente i giocatori mi hanno ascoltato», ha poi aggiunto Graziani tornando sul suo discorso nello spogliatoio del Filadelfia.