Gli tremeranno le gambe a San Siro? Certamente no, non è un tipo abituato a scomporsi più di tanto. Sarà emozionato per la prima volta in panchina in Serie A al posto di Paolo Vanoli? Difficilmente. Anche perché in Serie B ha avuto modo di effettuare il rodaggio da primo allenatore. Per Lino Godinho la notte contro l'Inter sarà speciale, ma non troppo. Già in quattro circostanze ha rimpiazzato Vanoli, con discreti risultati: due vittorie e due sconfitte nei quattro precedenti in archivio. Il primo assaggio non è stato dei più semplici: il 10 aprile 2023 il Venezia perde 1-0 al Granillo contro la Reggina. Cinque giorni più tardi, però, arriva il successo per 3-2 al Penzo contro il Palermo. Il 19 maggio 2023 i lagunari cadono in casa del Parma per 2-1, ma Godinho si riscatta il 30 agosto 2023: trionfo in casa della Sampdoria firmato da Tessmann e Gytkjaer, che di fatto inaugurano la stagione che porterà al ritorno in Serie A del Venezia.
Al timone c'è Lino, che rappresenta una personalità perfettamente complementare a quella di Vanoli: il portoghese è calmo, riflessivo e pacato. Urla pochissimo, ma ha idee molto chiare. Riesce ad essere assertivo senza dare nell'occhio. Il contrario di Paolo: vulcanico, passionale e in grado di trovare soluzioni immediate ai problemi. Godinho, invece, ha un'impostazione da analista: cura ogni minimo particolare, porta idee innovative a tutto lo staff e ha una spiccata capacità di dialogo con giocatori di diverse nazionalità. Ci riesce bene anche perché parla quattro lingue fluentemente: portoghese, inglese, italiano e spagnolo.
La figura di Godinho
Godinho ha maturato esperienza internazionale: 38 anni, in possesso di patentino Uefa A, ha iniziato a lavorare prestissimo. Dal 2007 al 2011 ha collaborato per Clube Futbol, Amora e soprattutto Benfica, prima di essere opzionato dal Qatar. Un anno al servizio della nazionale femminile, poi un periodo da assistente per le formazioni maschili dall’Under 18 all’Under 21. Godinho era una figura strategica per lo sviluppo del calcio giovanile in Qatar, soprattutto nella marcia d’avvicinamento al Mondiale. Servivano menti brillanti da tutta Europa e lui rientrava in un team composto da alcuni tattici e analisti, che poi si sono spostati sul campo per insegnare la metodologia. Ai giovani calciatori, ma anche ai tecnici qatarioti. Terminata questa fase, Godinho è diventato vice allenatore: al Grasshopper nel 2020-2021 (ottenendo la promozione nella massima serie svizzera) e al Coimbra nel 2021 (avventura durata solo tre mesi) accanto all’esperto Joao Carlos Pereira.
Giampiero Ascenzi, fido preparatore atletico di Vanoli (anch’egli squalificato per Inter-Toro), aveva lavorato col portoghese in Qatar: quando lo ha presentato al tecnico è stato amore a prima vista. Così il matrimonio prosegue da quasi due anni, ogni giorno più forte di prima. In vista dell’Inter, oltre al discorso legato a Vanoli e Ascenzi, si registrano altre due assenze: quelle di Alieu Njie, che ha rimediato una lesione di primo grado del muscolo lungo adduttore destro (ne avrà almeno per un mesetto), e di Aaron Ciammaglichella, fermato da un’elongazione dell’adduttore destro (tempi di recupero ancora da valutare). In compenso, però, rientra Milinkovic-Savic fra i pali: il dolore al ginocchio, accusato dopo la gara di Coppa Italia contro l’Empoli, è acqua passata.