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Maripan, peso cileno per proteggere il Toro: chi è El Toqui

Maripan, peso cileno per proteggere il Toro: chi è El Toqui LAPRESSE

“El Toqui”, soprannome del difensore che significa portatore d’ascia, affila le lame in vista dell’esordio 

TORINO - Sta affilando la punta delle frecce, impastando il veleno da mettere sulle medesime per renderle letali. Per Guillermo Maripan questi sono gli ultimi preparativi prima di scendere in battaglia. L’ascia, che è l’arma d’offesa con la quale si è fatto conoscere nei duelli, è invece già pronta e scintillante. Contro il Verona nell’anticipo di venerdì “El Toqui”, che nella lingua mapudungun parlata dai Mapuche significa appunto portatore d’ascia, esordirà al centro della retroguardia del Toro. Esiste una minima possibilità che Vanoli cambi modulo passando alla difesa a quattro e utilizzando quali centrali Walukiewicz e Masina, ma è decisamente più probabile che, al contrario, il tecnico proceda con la linea a tre come nelle prime quattro giornate di campionato (nonché in Coppa Italia).

La retroguardia di Vanoli con il Verona

La retroguardia che si opporrà a un Verona nel quale le punte stanno andando a segno con continuità - alla doppietta di Mosquera nel successo sul Napoli alla prima giornata hanno fatto seguito i due gol di Tengstedt nelle ultime due uscite contro Genoa e Lazio - sarà quindi formata da Walukiewicz a destra, con Maripan centrale e Masina confermato a sinistra. I sostituti di Vojvoda e Coco, entrambi alle prese con problemi muscolari, saranno dunque il polacco e il cileno. Se infatti a Verona il kosovaro non ci sarà di sicuro, residue sono le chance che l’ex del Las Palmas possa anche solo andare in panchina. Tutto lascia pensare, insomma, che l’esordio di Maripan in maglia granata sia prossimo. "Avrei voluto averlo a disposizione nella sosta per integrarlo nei meccanismi di squadra - diceva Vanoli alla vigilia del pareggio contro il Lecce -: nella passata stagione però ha giocato parecchio".

Maripan e la convocazione in nazionale

“El Toqui” - a differenza per esempio di Borna Sosa, che invece è arrivato a Torino in precarie condizioni atletiche, visto che in Olanda si allenava con i giovani dell’Ajax - ha quindi bisogno di un Bignami tattico da mandare a memoria in pochi giorni, ma da un punto di vista fisico è in buone condizioni. Non a caso Ricardo Gareca, ct del Cile, lo ha recentemente convocato - pur lasciandolo in entrambe le circostanze in panchina - per le due sfide che i sudamericani hanno disputato (e perso), contro Argentina e Bolivia in vista del prossimo Mondiale (l’ultima presenza in nazionale di Maripan risale al 30 giugno, nella sfida pareggiata in Copa America contro il Canada). A Torino è tornato in buone condizioni, e dopo una prima infarinatura tattica agli ordini di Vanoli è pronto a... portare l’ascia nella sfida del Bentegodi. Snodo importante per i granata, dopo il mezzo passo falso sul piano della prestazione e del risultato contro il Lecce.

Vanoli: fiducia in Maripan

Da una parte si apre la ripartenza nel gioco e nel risultato, dall’altra una flessione che darebbe un preoccupante seguito alle difficoltà emerse contro la squadra di Gotti. I tifosi sono quindi vicini a vedere all’opera il centrale di 193 centimetri prelevato dal Monaco per poco più di due milioni. Una cifra bassa, per un elemento che nelle quattro stagioni in Ligue 1 che hanno preceduto l’approdo al Toro ha disputato 103 gare, e che con il Cile ha ben 48 presenze (2 le reti). Maripan è costato poco anche perché, sul finire della scorsa annata, ha accusato qualche problema fisico che però adesso si è lasciato alle spalle. Vanoli crede fortemente in lui, ed è pronto a dargli fiducia per sostituire Coco il quale, in questa prima fase del campionato, si è rivelato la bella sorpresa dei granata.

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