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Juric, consigli mercato a Cairo: "Se vendi, compra giocatori più forti"

 

L'allenatore parla così nel corso dell'ultima conferenza con il Torino in vista della gara contro l'Atalanta di Gasperini

"Il Toro è un'altra cosa, lo penso anche io". E' stata un'ultima conferenza a cuore aperto quella di Ivan Juric con il Torino. Il tecnico croato ha parlato alla vigilia della sfida contro l'Atalanta e il suo mentore Gasperini, dove ha voluto spiegare nel dettaglio cosa non ha funzionato e quale potrebbe essere il suo futuro: "Devo fare delle valutazioni". Con una vittoria i granata potrebbero migliorare i punti della passata stagione e sognare ancora un posto in Europa qualora arrivassero noni e la Fiorentina vincesse la Conference.

Juric, conferenza Atalanta-Torino

Ivan Juric ha parlato in vista della gara contro l'Atalanta: "Hanno fatto una finale perfetta in Europa. Sono contento per Gasperini e lui sa quanto sia importante per me. Mi aspetto una partita da parte loro come quella contro il Bayer. Giocheremo come al solito facendo il nostro calcio, cercando di prevalere nei contrasti e nel gioco. Stanchezza? Hanno tanti giocatori da poter cambiare, sarà dura perché hanno tanto entusiasmo. Noi cercheremo di fare la partita della vita, perché on sarà una passeggiata". E sull'Europa: "Vogliamo ripetere la prova contro il Milan e poi vedere cosa capita con la Fiorentina"

Le mancanze del Toro per raggiungere la Dea: "Parte tutto dal settore giovanile. Gasperini ha riconosciuto la forza dei giocatori e hanno fatto tante plusvalenze e grande capacità di reinvestire bene, costruire lo stadio e il centro sportivo. Il primo impulso sono stati gli investimenti del settore giovanile che hanno portato tanti soldi per rinnovarsi bene. Anche noi in questi tre anni abbiamo lavorato bene a prescindere dai risultati ed è un buon punto per crescere". Poi il consiglio a Cairo: "Poche cose, ma se vende deve essere bravo a comprare giocatori forti e ricostruire".

Juric, rimpianti Torino e futuro

Il tecnico ha poi proseguito parlando degli infortuni: "Manca Rodriguez, non può giocare dall'inizio per un problema alla caviglia. Ma lo porto. La formazione sarà la stessa vista contro il Milan, togliendo soltanto lui". Per il futuro c'è da puntare su Pellegri: "Gli infortuni non lo hann aiutato, perché portano sempre tante paure. Se è quello delle ultime due partite può diventare un bel giocatore". Poi sulle convocazioni di Spalletti: "Soddisfazione e orgoglio, hanno tante possibilità di andare. Era tanto tempo che non capitava che tre giocatori del Toro andassero all'Europeo, dovremo essere tutti orgogliosi". 

Sui rimpianti al Toro: "Nessuno, ma ho tanto orgoglio anche se le cose non si sono incastrate tutte. Magari c'è stata troppa emotività, ma resta il lavoro eccezionale per quanto lasciamo per il futuro. C'è un enorme disprezzo da parte dei giornali e su questo ci vuole unione, un po' è mancata. Qui ognuno mantiene le sue posizioni e ci si scaglia uno contro l'altro, creando negatività". Alla domanda dell'addio o arrivederci ha risposto: "Non so se ho lasciato il segno, ma ora voglio vincere e poi si faranno valutazioni" A chiudere sul futuro: "Non so se resterò in Italia o andrò all'estero, devo valutare alcune cose"

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