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Toro, un mese senza Buongiorno? La garanzia è Rodriguez

Il capitano deve caricarsi sulle spalle il peso della terza miglior difesa della A: sarà costretto a fare gli straordinari anche per aiutare l’inserimento dei nuovi acquisti

Non è un caso se un anno e mezzo fa, dopo lo scoppio del caso Lukic, Ivan Juric ha scelto di assegnare la fascia da capitano a Ricardo Rodriguez. Il difensore svizzero è un giocatore d’esperienza ma è soprattutto un leader del Torino, sia in campo che nello spogliatoio, il fatto che in questa stagione abbia sempre giocato (e sempre titolare: come minutaggio meglio di lui ha fatto solo Vanja con 1800 minuti contro i 1793 dello svizzero) ne è la dimostrazione. Ora che Alessandro Buongiorno sarà costretto a saltare le prossime partite per via dell’infortunio subito a Cagliari, le responsabilità sulle spalle del numero 13 aumenteranno. Nell'ultima gara disputata il Torino non ha perso solamente un ottimo centrale, un marcatore tignoso che in questo campionato ha fermato praticamente tutti gli attaccanti con cui ha avuto a che fare, ma nel momento in cui Buongiorno ha subito la lussazione della spalla, ha perso anche un elemento carismatico, uno di quelli che è sempre bene avere in campo.

Toro, l'importanza di Rodriguez

Ecco perché la presenza di Rodriguez nelle prossime settimane sarà ancora più importante. E di certo il difensore svizzero non è intimorito da ciò. Anzi, è pronto a dare il proprio contributo come sempre ha fatto: in questa stagione ha collezionato buone prestazioni e l’unico vero errore commesso, il passaggio errato contro il Sassuolo che ha portato al momentaneo pareggio dei neroverdi, non ha neppure avuto conseguenze, considerato che il Torino quella partita alla fine l’ha vinta lo stesso. Che ci sia o non ci sia Buongiorno, le richieste di Juric alla squadra in fase difensiva sono sempre le stesse, il tecnico non vuole cali di rendimento, vuole vedere la stessa attenzione e voglia che più volte si è vista nelle ultime gare, considerando che è proprio grazie all’ottima tenuta della retroguardia che il Torino si trova oggi i classifica attaccata al treno delle squadre che lottano per l’Europa, nonostante i pochi gol segnati. Lo sa bene anche Rodriguez, che dovrà aiutare in campo i compagni a mantenere alta la soglia di attenzione. «Aiuto chiunque abbia bisogno ma devo essere anche un esempio per i giovani», spiegava lo stesso calciatore svizzero nelle scorse settimane.

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