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Toro, il motivo e l'allarme per l'Europa lontana: i gol segnati sono da B!

L’attacco è il terz’ultimo del torneo: nelle 4 trasferte più recenti non è stata realizzata neppure una rete. Zapata, Sanabria e Pellegri finora sono restati a secco fuori casa  

Lontano dal Grande Torino i granata hanno conquistato 9 punti in 10 partite: una media troppo bassa. E i 6 gol realizzati, praticamente una miseria, sempre fuori casa, confermano la “pochezza” dei granata senza l’apporto dei propri sostenitori. Nelle ultime quattro trasferte, per rendere l’idea con un esempio pratico, la squadra non ha segnato neppure una rete. E nel calcio se non si fanno gol non si va da nessuna parte, figuriamoci in Europa. Più in generale la squadra di Juric ha il terz’ultimo posto nella graduatoria di realizzazioni (18). Peggio hanno fatto solo Salernitana (17) e Empoli (11), che sono le ultime due squadre della classifica.

Del resto il 10º posto in classifica, anche se non lontanissimo dalle posizioni che contano, è figlio di un attacco che segna con il contagocce e che non permette alla squadra di alzare l’asticella della competitività che i tifosi, invano, aspettano da troppo tempo. Anche il nuovo sistema con le due punte non ha cambiato il mediocre percorso della squadra. Zapata, per rendere l’idea, non è mai andato a bersaglio in trasferta, e come lui Sanabria. Nel 3-0 di Salerno c’è stata la doppietta di Radonjic e il gol di Buongiorno, lo stesso centrale ha firmato il successo di Lecce, mentre Ilic ha segnato nell’1-1 di Monza.

Torino, problemi in attacco

Gli attaccanti non sfondano, allora, e tutto diventa maledettamente complicato, anche se chiaramente la questione non riguarda i giocatori di ruolo, ma l’intera fase offensiva, come dimostra il numero di tiri in porta a Marassi: zero. Ed è proprio questo, in tale contesto, un altro aspetto preoccupante. Passano le giornate, ma la situazione non cambia: i due attaccanti non ricevono palloni giocabili, il più delle volte devono essere loro ad andare a cercarseli. Qualcuno arriva dalla destra, visto che Bellanova è uno dei più in forma, però da sinistra buio pesto: Lazaro e Vojvoda non incidono e dal mezzo raramente c’è qualche assist sfizioso. Manca inventiva. Spesso la squadra mantiene il possesso del pallone senza dare mai l’impressione di arrivare alla conclusione in maniera pericolosa.

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