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Torino, dov'è lo champagne? Ricci e Ilic senza bollicine

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Il centrocampista italiano appare ancora indietro di condizione, ma è l’uomo che
con il serbo deve dare la svolta: la coppia è fondamentale per gli equilibri granata

TORINO - Della tremenda notte di San Siro non si salva nulla. Severa, ma giusta, l'analisi di Ivan Juric al fischio finale. Evidenti a tutti, d'altronde, sono state le difficoltà del Toro. Contro il Milan i granata hanno boccheggiato in ogni reparto: dietro, in mezzo al campo e anche davanti, dove i pericoli creati dalle parti di Maignan sono stati molto vicini allo zero. Tra ciò che allarma c’è la crisi a centrocampo. E quella del Toro non è certamente una mediana di sprovveduti: ci sono Samuele Ricci e Ivan Ilic, due dei talenti più cristallini del nostro campionato. Contro i rossoneri, però, sono stati tra i primi ad affondare. Sempre in inferiorità numerica a lottare contro i tre del Milan, sempre a rincorrere l'avversario in maniera sterile, ma soprattutto mai capaci di dare fluidità ad una manovra scadente sotto ogni punto di vista.

Non c'è da drammatizzare dopo appena due giornate, ma è giusto che Juric ridisegni un reparto a cui è rimasta solo una goccia di champagne: giusto il ricordo del sapore di qualche bella prestazione dello scorso campionato, ma nient'altro. Oggi Ricci-Ilic è una coppia che non fa inebriare nessuno. Il motivo è semplice: non possono fare loro la guerra, ma hanno bisogno di un altro compagno, sicuramente più fisico. Il passaggio al centrocampo a tre può essere una nuova via.

Toro, l'affanno di Ricci

Tornando all’analisi dei singoli, Ricci è sicuramente l’uomo più in affanno. Certamente sul piano fisico, visto che anche contro il Cagliari ha sofferto tanto: ha iniziato dopo gli altri la preparazione estiva perché reduce dagli Europei con l’Under 21 e non ha ancora trovato la gamba giusta. Impeccabile, sabato sera, la sua disamina dopo il match: «Bisognava fare qualcosa in più perché l’avevamo preparata in un modo. Ma se non abbini umiltà e concentrazione paghi a caro prezzo. Siamo mancati di personalità e non siamo riusciti ad esprimere il nostro gioco. Quando si affrontano queste squadre devi essere al 110%, altrimenti non puoi competere». Il calo di Ricci non è legato alle voci di mercato. Si è sempre comportato con estrema serietà, dimostrando un grande attaccamento alla causa granata. Ne ha parlato a Sky: «Vivo normalmente queste voci. Io penso solo a me stesso, a lavorare e migliorare».

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