TORINO - A Dogliani va in onda il Festival della tv. Francesca Fagnani intervista Urbano Cairo, il presidente del Torino. La domanda è servita. "Nel 2005 ha comprato il Torino. Lei ha detto che il calcio è un affare in perdita ma che essere amati è bellissimo. Quindi ha comprato il Toro per farsi amare?". La risposta pure: «Non ci pensavo allora ma il sindaco di allora mi chiese di occuparmi del Torino, ci fu una lotta, lo presi perché mia mamma era una grande tifosa, molto prudente, super prudente, ma in quel caso era scatenata: voleva che lo prendessi. Se mi sento amato? Diciamo che per strada, dappertutto trovo simpatia, allo stadio ci sono contestazioni e fischi. Succede, alla fine uno deve andare avanti e fare le cose migliori, sapendo anche quelli che sono i costi e i ricavi. Meglio avere attenzione, ho preso il club da un fallimento. Se compro lo stadio? Non ne abbiamo parlato seriamente, vediamo, parleremo ancora col sindaco: c’è una grande ipoteca, non credo che sia possibile». Pretattica del presidente per forzare la mano?