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Torino-Sassuolo, Juric: "A casa ho sofferto parecchio. Loro sono fortissimi"

LaPresse

Ecco le parole del tecnico granata nella conferenza stampa alla vigilia del match contro i neroverdi di Alessio Dionisi

In difesa ha spesso alternato giocatori, con l’eccezione di Rodriguez. Una scelta del momento o si continuerà così?

"Non credo ci sia stata molta alternanza. I cambi che ci sono stati, sono stati per altre situazioni. Djidji, Buongiorno e Rodriguez hanno conoscenze dell’anno scorso e hanno fatto bene. Poi ci stanno i cali di forma, o magari si cambia per caratteristiche degli avversari. Ma in difesa di base io voglio continuità. Poi ci sono sempre occasioni per tutti”.

Dall’inizio del campionato ha puntato forte su Buongiorno. Sembra lo stia ripagando. Quale è la statura che ha raggiunto in questo inizio di campionato? Siamo anche alla vigilia di impegni della Nazionale. Secondo lei Buongiorno meriterebbe una convocazione?

“Questo non lo so e non ci entro. Penso che Ale ha le conoscenze dell’anno scorso, ha lavorato tanto e sta sfruttando la sua occasione. In generale penso che il vantaggio della squadra in queste ultime partite sia stata la conoscenza delle cose fatte l’anno scorso in chi c’era. Lui è un top player dal punto di vista mentale e questi ragazzi quando lavorano bene crescono e migliorano”.

L’anno scorso eravate circondati da curiosità e si diceva che affrontarvi non era facile perché facevate giocare male gli altri. Ora si dice che il Toro gioca anche bene. Ha anche lei questa percezione?

“Penso che già dall’anno scorso, dalle gare con Fiorentina, Sassuolo, Spezia, Bologna, la squadra ha cominciato a fare passi in avanti sul piano del gioco. Prima ho voluto dare solidità e concretezza, poi abbiamo fatto passi avanti nel gioco e già l’anno scorso alcune prestazioni mi sono piaciute. Ora si vede proprio che certi giocatori ricordano quello che abbiamo fatto e lo riescono ad esprimere. Il mio rammarico, come a Verona, è che mi chiedo cosa sarebbe successo confermando la squadra dell’anno scorso e magari aggiungendo due pezzi. Invece bisogna sempre introdurre giocatori, anche se quando introduci uno come Vlasic è chiaro che è uno che ti fa fare un salto di qualità. Per gli altri tocca inserirli con pazienza. Questo ti porta anche a non essere competitivo ai massimi livelli. Secondo me il gioco lo abbiamo e lo stiamo esprimendo; la squadra deve rimanere tosta e umile come adesso, ma se vogliamo fare un buon campionato ogni giocatore deve andare oltre le sue possibilità”.

C’è già un leader nello spogliatoio? Ne avete persi tanti…

“L’anno scorso abbiamo fatto un lavoro strepitoso nel creare un ambiente positivo. Abbiamo messo tanti giovani: Ricci, Pellegri, Buongiorno. Ora l’ambiente è ancora così, chi è arrivato da fuori si sta inserendo bene. Chiaro che Buongiorno e Ricci ora iniziano ad avere un peso diverso rispetto all’anno scorso, specialmente Ale ha delle doti da leader, è sempre molto positivo e giusto. Lui in particolare sta crescendo bene anche a livello umano”.

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