Il diktat è divenuto mantra: sfoltire, sfoltire, sfoltire. Questa la priorità assoluta in seno al Toro. «Siamo in tanti, prima vendiamo, poi vedremo», dettava Cairo. Ed è esattamente quanto sta succedendo. Un paio di acquisti sono attesi, ma i volti nuovi si paleseranno al Filadelfia dopo che il direttore sportivo Bava avrà proceduto con qualche cessione. In questo senso, almeno, qualcosa si sta muovendo (con decisione): la Spal, da “sempre” in pressing su Bonifazi, ha argomenti convincenti anche al capitolo Iago Falque. La dirigenza non ha alcuna preclusione, anzi con la controparte biancazzurra, come confermato anche da fonti interne al club di Cairo, l’intesa è stata raggiunta. Ora c’è da trovare l’accordo con l’entourage dell’ex Under 21 e dello spagnolo.

Bonifazi si è trovato bene sia a lavorare con Semplici che nell’ambiente di Ferrara, ma è pure attratto da altre soluzioni. In questo momento la prospettiva di approdare alla Fiorentina o al Cagliari (Parma e Verona si sono pure mosse, sullo sfondo), comprensibilmente lo alletta. La Spal, che per prima si è spesa per Bonifazi e che già la scorsa estate ha cercato in ogni modo di farlo tornare in Emilia-Romagna, è però la società più convinta. Leggasi quella che offre la cifra più alta, ai granata: si è nell’ordine dei 13 milioni, da raggiungere con la formula del prestito con obbligo di riscatto, per quanto in ballo resti anche l’ipotesi di procedere con una cessione a titolo definitivo. Il difensore non chiude alla Spal, anzi, ma ancora non dà l’ultimo via libera. A differenza di un Toro che, come detto, spinge affinché si concretizzi il rientro del calciatore laziale alla corte di Semplici. Un discorso per certi versi simile investe Iago Falque.