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Torino, Cairo a Petrachi: "Scordati i miei big!"

Bartoletti

Il patron mantiene la linea dura malgrado la parziale retromarcia del ds: «Non mi sono ancora dimesso, ma spero che accetti la mia scelta. La Roma? Sì, mi vuole»

TORINO - Contrordine, compagni! E non mettetevi a ridere: perché la questione è seria, molto seria. Il (nuovo) succo, adesso, è che Petrachi si è dimesso, ma senza dimettersi formalmente. Però si dimetterà anche formalmente, un giorno. Prima, però, vorrebbe avere la certezza che le sue dimissioni saranno accettate da Cairo. Insomma: rispetto alle indiscrezioni circolate 24 ore prima su determinati canali mediatici online, ieri il ds uscente ha compiuto una retromarcia parsa ai più goffa, mal costruita, fonte anche di facili ironie. Ascrivibile, tra l’altro, anche alla voce: “quando la toppa è peggio del buco”. D’altra parte basta leggere i nuovi commenti dei tifosi che circolano sui social granata. O ascoltare ciò che dicono in queste ore dirigenti di altre squadre e procuratori vari, tutti molto interessati a seguire le puntate della telenovela petrachiana. Puntate girate ora a Roma, ora a Torino. Un solo pro memoria: ieri, su queste colonne, avevamo riportato la versione del Torino, quanto alle presunte dimissioni di Petrachi già consegnate materialmente a Cairo. Ovvero: nessuna conferma. Anzi, di più: fonti molto vicine ai vertici granata ci avevano persino assicurato che il ds non aveva (ancora) presentato le sue dimissioni per iscritto, anche se qualcuno sul web aveva diffuso mediaticamente la “notizia”. 

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A noi ci pare un ds uscente in difficoltà, ora. Che improvvisamente, compresa meglio l’aria che tira, cerca di ricomporre un puzzle che lui stesso, per primo, ha ripetutamente smantellato, tessera dopo tessera, con i suoi comportamenti in questi mesi, in queste settimane. Ma a Cairo non basta e non basterà, è chiaro. Tra l’altro: ormai anche la Roma è chiaramente oggetto dei “fumi” presidenziali. E il patron è già stato molto chiaro, con chi di dovere. In parole povere: non credano, nella Capitale, di tentare di risarcirlo provando ad acquistare un big del Toro, versando qualche euro in più al Torino come una mancia. Gli obiettivi potenziali dei giallorossi possono essere innanzi tutto Belotti, Izzo. O magari Sirigu, Nkoulou. Ma l’argomento non si potrà neanche toccare a mo’ di ipotesi, con Cairo. Se Petrachi vorrà portare a Roma un giocatore granata, sarà Cairo a scegliere chi: idem in caso di trasferimento al Toro, a prezzi di saldo, di un giovane di qualità del vivaio giallorosso. 

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