TORINO - È l’inseguitrice della Juventus, la squadra che in questi anni di dominio bianconero sta provando con più continuità a insidiare i campioni d’Italia. Comprensibile e quasi scontato che il Napoli, prossimo avversario dei granata domenica al San Paolo, in estate si sia messo sulle tracce di Belotti e Sirigu, assieme a Nkoulou i pezzi più pregiati della rosa di Walter Mazzarri. Ex dell’incontro, quest’ultimo, che sfiderà gli azzurri dopo il 3-1 subito all’andata, ma anche dopo il 2-2 andato in scena in Campania il 6 maggio scorso.

TRA SCELTE E CERTEZZE - In questi giorni di allenamento al Filadelfia il tecnico granata sta provando a recuperare Djidji, ma con ogni probabilità si dovrà nuovamente affidare a Moretti a causa del trauma distorsivo al ginocchio che sta facendo penare il francese, inoltre pensa di schierare il Toro con un 3-5-1-1 che possa limitare la potenza offensiva del Napoli. Non solo, per l’attacco è possibile si veda Berenguer alle spalle del Gallo, per quanto Zaza ancora prima di Iago Falque nutra speranze di ricevere una maglia da titolare (della questione si tratta diffusamente a pagina 17), mentre a centrocampo, se Ansaldi dalla corsia tornerà di nuovo in mezzo, con Rincon giocheranno in due, tra l’argentino, Meité, Lukic e Baselli. Allo stato dell’arte sono ancora quindi diversi, i dubbi di formazione, nonché di modulo che frullano nella testa di Mazzarri. Il quale, però, ha qualche certezza assoluta. Tra queste, sovrane, il ruolo di portiere e quello del centravanti: andrà ovviamente avanti con due inamovibili, il capitano senza fascia Sirigu e quello che invece la indossa Belotti. Non casualmente i due migliori interpreti, nella prova di domenica scorsa che ha visto il Toro conquistare i tre punti grazie a Ola Aina che ha capitalizzato un cross di Ansaldi.

Belotti, il bomber del Torino

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