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Edera si avvolge al Torino: doppio salto in 54 giorni

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Il 17 giugno giocava il playoff di C col Parma, venerdì era in campo nel 7-1 di Coppa al Trapani

TORINO - A vent’anni si vivono storie estive indimenticabili. Come quella tra Simone Edera e il Torino. L’esterno offensivo che si è conquistato la fiducia di Mihajlovic e con essa una conferma per la stagione appena iniziata difficilmente scorderà gli ultimi due mesi. Vissuti sul filo di un amore per i colori granata alimentato dai trascorsi con il settore giovanile del club di Cairo.

DAL FRANCHI AL TRAPANI - Edera, il giovane che in 54 giorni si è giocato tutto alla grande. Il 17 giugno scorso è in campo, da sostituto, nel Parma che supera nella finale di Firenze l’Alessandria e conquista il ritorno in serie B. Per Edera una soddisfazione in coda a una stagione che gli riserva pure parecchie delusioni: 8 le presenze nella stagione regolare, disputata prima a Venezia e quindi in Emilia, nel mezzo di una lunga sfilza di panchine. Meglio è andata nei playoff, dove pur non giocando mai una partita intera l’attaccante ha comunque disputato 6 gare. 

Dopo aver quindi attraversato un’annata più che altro utile a rompere il ghiaccio con il professionismo (nell’aprile 2016 aveva esordito nel Toro con la Roma e disputato pochi minuti contro l’Udinese), Edera viene aggregato alla prima squadra per l’inizio del ritiro. Un iniziale attestato di stima da parte del tecnico serbo arriva alla fine del lavoro svolto a Bormio: «Aramu e Parigini si stanno allenando bene, ma saranno mandati a giocare altrove, Edera ha la possibilità di conquistarsi un posto nel Toro», spiega Mihajlovic dalla Valtellina. Goduti tre giorni di riposo i granata si ritrovano per partire alla volta di Guingamp, dove al Roudourou, nei 20’ in cui viene messo in campo, l’esterno mette in mostra le doti che hanno rapito l’attenzione dell’allenatore del Torino: dribbling, spunto in velocità, e ricerca della giocata semplice. «Questo per me è un momento speciale: fin da bambino sogno di entrare in prima squadra. Sono molto carico e ringrazio il mister per la fiducia che mi ha dato», spiega non senza tradire l’emozione Edera dopo la gara vinta 2-0 in Bretagna. 

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