TORINO - Siamo alla resa dei conti per quanto riguarda il salto di qualità. Prima societario e poi tecnico. Che, per forza di cose, passerà dal mercato. Perchè Sinisa Mihajlovic ha le idee chiare. Oramai è diventato un patrimonio del Torino e bisogna conservarlo, credere nel suo credo (e non è un gioco di parole) calcistico per costruire un Toro finalmente all’altezza del suo passato e, perchè no, del suo blasone. Il tecnico avrà presto un colloquio con il presidente Cairo e con il direttore Petrachi per impostare il mercato. Che è partito con l’acquisto di due giovani promesse (Milinkovic-Savic e Lyanco) ma che ora deve svoltare verso giocatori d’esperienza per portare quella personalità che in questo momento manca. Il tecnico, nonostante una stagione tutt’altro che esaltante, ha conquistato i tifosi e vuole regalare loro un posto in Europa. Che spetta di diritto alla squadra granata. Non manca molto per raggiungere l’obiettivo ma, adesso, la parte più importante tocca ai dirigenti. Se seguiranno le direttive del serbo (che non chiede la luna) il futuro diventerà interessante ed esaltante per tutti.