TORINO - Toro Channel è realtà: sul canale 234 di Sky, gratuitamente fino al 30 giugno purché in possesso di un pacchetto base della piattaforma (dal 1° luglio l’abbonamento costerà 9,90 euro al mese) le vicende del Torino passato e presente saranno ufficialmente visibili in chiaro. A differenza di un mercato di gennaio che, in riferimento al club granata, mantiene più di un chiaroscuro. Questo nonostante le prevedibilissime, ma spesso poco condivisibili posizioni tenute da Cairo. «I numeri dicono che questo è il miglior Toro della mia gestione», mette le mani avanti il presidente. Vero. Perché, allora, non dare fiducia alla squadra e al tecnico investendo a inizio gennaio per irrobustire la rosa? «Quello invernale è un mercato che serve a poco - riattacca il patron granata -. E comunque abbiamo speso 5,8 milioni per il riscatto di Iago Falque, 3,2 sono andati al Lechia Danzica per il portiere Milinkovic-Savic che mi dicono essere il Donnarumma serbo e 500 mila euro è stata la spesa per il cartellino di Carlao».

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E figuriamoci. Però in estate il Toro, limitandoci ai centrali, aveva perso due elementi della caratura di Maksimovic e Glik. «Tutto è migliorabile, ma non è vero che è stato costruito un Torino con tanti punti interrogativi: Rossettini è un buon giocatore, Castan lo stiamo recuperando, Barreca è venuto fuori e Zappacosta è sbocciato». Il discorso fila in riferimento ai due terzini, mentre Rossettini sta sì giocando mediamente bene, ma in troppe partite ha commesso errori specifici in marcatura. E Castan è l’ideale prima alternativa all’ipotetica coppia di centrali titolari, mettendo sulla bilancia del brasiliano sia le qualità tecnico-tattiche che il lungo periodo di inattività.

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