TORINO - Entrare in quel tempio che risorge dalle ceneri fa un effetto strano; ancor più se si può calpestare il suo morbido prato e guardare verso quella che diventerà presto la tribuna coperta. Il Filadelfia sta prendendo forma e il presidente della Fondazione, Cesare Salvadori, ha voluto fare il punto della situazione, ringraziando calorosamente tutti coloro che stanno lavorando al progetto con un’alacrità tale da permettere di guadagnare due settimane sul cronoprogramma. A fianco all’orgoglio e alla soddisfazione però spuntano anche delle delusioni, come quella di non poter inaugurare l’impianto il 17 ottobre o il 3 dicembre. La consegna formale dei lavori è prevista per il 17 gennaio, anche se parte dei collaudi è già in corso: tutto funziona al meglio, ma ci sono tempistiche impossibili da accelerare per garantire l’agibilità. L’altra delusione arriva dalla scarsa risposta delle aziende al progetto: con il crowdfunding la Fondazione ha ricevuto l’aiuto di 1500 privati, raccogliendo circa 400mila euro. Troppo pochi. Da qui l’appello di Salvadori: «Amici granata, stateci vicini sostenete il Fila, un gioiello che non ha pari in Italia».