TORINO - Al Torino lo hanno capito bene: non bisogna avere paura di osare e sognare. E quindi bisogna avere anche il coraggio di dire senza timori che si può puntare in alto, più in alto di dove si è arrivati. Dalle parole del presidente Cairo, che in questi giorni è stato più volte intervistato in diverse occasioni, traspare con chiarezza come il Toro abbia cambiato marcia nella decisione con cui punterà i nuovi obiettivi.

CON MIHAJLOVIC SI CAMBIA, ESTATE CALDISSIMA

MISSION POSSIBLE - La missione di Mihajlovic è doppia: sono infatti due i traguardi che la società gli ha chiesto di tagliare. Da una parte sfruttare e valorizzare al meglio i giovani che avrà a disposizione, non solo Belotti, Baselli e compagnia, ma anche quelli più “green”, che torneranno alla base dopo essere cresciuti con la maglia del Toro nel settore giovanile. Dall’altra spingere la squadra così in alto al punto da conquistare un posto per l’Europa. Utopie? No, basta ripensare all’ultima stagione, quella che se il Torino fosse riuscito a interpretare con maggior continuità di rendimento avrebbe permesso al gruppo allenato da Ventura di tornare già nella prossima stagione in Europa League.

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