PRIMO BILANCIO - Giampiero Ventura non smetterebbe mai di parlare del suo gruppo: «I 4 minuti finali di Genova avevano annacquato quell’immagine che avevamo costruito in questi quattro anni di duro lavoro. Non sono stati da Toro. La stagione fino a questo momento è stata straordinaria. Abbiamo 51 punti e possiamo eguagliare ancora il numero di punti dello scorso anno arrivando a quota 57 e secondo me è una cosa incredibile dopo tutto quello che ci è successo e visto che abbiamo giocato anche l’Europa League. Certo, a fine anno ci resterà del rammarico ma sarà soltanto una goccia nel mare del grande orgoglio che dobbiamo avere per quanto abbiamo fatto. Ora proveremo a vincere sia con il Milan che con il Cesena, pareggiare non ci serve a a». Incombe il mercato e in questo periodo tutte le società stilano i programmi per la prossima stagione. Che Toro sarà il prossimo? «Deciderà la società ma il Toro dovrà giocare sempre per conquistare l’Europa. Questa stagione difficile, pesante ma anche esaltante, ha permesso di capire, sia a me che alla società, che cosa manca e cosa serve per il futuro. Il club è consapevole del fatto che la base per costruire qualcosa di buono c’è ed è solida. Il buono non c’è ancora però abbiamo la base per ottenerlo». Una battuta, infine, anche sulla Juventus di Massimilaino Allegri che in finale di Champions League affronterà il Barcellona. «Se i bianconeri possono centrare il triplete? Guardando i fatti, cioè i risultati, secondo me è più probabile che lo facciano che no».
PRIMO BILANCIO - Giampiero Ventura non smetterebbe mai di parlare del suo gruppo: «I 4 minuti finali di Genova avevano annacquato quell’immagine che avevamo costruito in questi quattro anni di duro lavoro. Non sono stati da Toro. La stagione fino a questo momento è stata straordinaria. Abbiamo 51 punti e possiamo eguagliare ancora il numero di punti dello scorso anno arrivando a quota 57 e secondo me è una cosa incredibile dopo tutto quello che ci è successo e visto che abbiamo giocato anche l’Europa League. Certo, a fine anno ci resterà del rammarico ma sarà soltanto una goccia nel mare del grande orgoglio che dobbiamo avere per quanto abbiamo fatto. Ora proveremo a vincere sia con il Milan che con il Cesena, pareggiare non ci serve a a». Incombe il mercato e in questo periodo tutte le società stilano i programmi per la prossima stagione. Che Toro sarà il prossimo? «Deciderà la società ma il Toro dovrà giocare sempre per conquistare l’Europa. Questa stagione difficile, pesante ma anche esaltante, ha permesso di capire, sia a me che alla società, che cosa manca e cosa serve per il futuro. Il club è consapevole del fatto che la base per costruire qualcosa di buono c’è ed è solida. Il buono non c’è ancora però abbiamo la base per ottenerlo». Una battuta, infine, anche sulla Juventus di Massimilaino Allegri che in finale di Champions League affronterà il Barcellona. «Se i bianconeri possono centrare il triplete? Guardando i fatti, cioè i risultati, secondo me è più probabile che lo facciano che no».