Vincenzo D’Ippolito, agente di Ichazo: ha sentito il ragazzo in questi giorni?
«Sì, certo. Ci sentiamo spesso. E’ tranquillo, è molto concentrato. Se Ventura dovesse puntare su di lui, si farebbe trovare pronto. In caso contrario non cambierebbe a: Salva, come lo chiamano in Uruguay e anche i compagni qui, lavora con la stessa intensità. Che giochi oppure no».
Emozionato?
«Parliamo di un ragazzo che non è un debuttante. Ha disputato diverse partite di Copa Libertadores, davanti a migliaia di persone. Sa cosa significhi la pressione, anche se chiaramente in Sud America e non in Europa per il momento. Poi Ichazo è un ragazzo silenzioso, è uno che parla con i fatti. E’ molto sereno».
I tifosi granata sono curiosi, perché praticamente non lo conoscono.
«Non sono la persona giusta per descrivere tecnicamente il giocatore, per di più un portiere: da agente ne ho di fatto avuto uno solo, Chimenti. Comunque so che è migliorato tanto in questi mesi, è cresciuto ulteriormente. Il suo è uno stile sudamericano, ma nel Torino sta affinando le conoscenze: è un portiere valido, uno poi che, con il fisico, riempie la porta. E ha coraggio: una qualità fondamentale ».
E con i piedi?
«E’ migliorato parecchio. Ha un ottimo sinistro e con Ventura ha lavorato parecchio su questo aspetto».
I tifosi granata hanno ancora negli occhi la svirgolata di Padelli contro l’Empoli.
«Sono incidenti che possono capitare: se lo fa un giocatore a metà campo non succede magari niente, se lo fa un portiere è gol...».
Si è ambientato?
«Sì, molto bene. Con lui è arrivata subito la sua compagna. Poi ci sono altri uruguaiani come Gonzalez e Gaston Silva che hanno favorito l’inserimento ».
Il futuro? E’ in prestito con diritto di riscatto.
«A gennaio non c’erano le condizioni per una soluzione diversa. Però la società granata era già convinta e sono sicuro lo sia ancora di più dopo aver valutato il calciatore e la persona. Lui sicuramente vuole diventare il portiere del Toro del futuro. A gennaio si era informato, perché affascinato dalla storia granata»
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