La Redazione giovedì 9 aprile 2015, 10:29
TORINO - Sono state ridotte dalla Corte d'appello le condanne inflitte in primo grado a tre ultras del Torino processati per il caso del tifoso juventino aggredito e preso a calci in testa davanti allo stadio, nel 2012, prima di un derby. I giudici hanno anche stabilito che non si è trattato di tentato omicidio ma di lesioni gravi. Le pene scendono da nove a due anni di carcere (con la condizionale) per due imputati, e da otto e mezzo a uno e mezzo per un terzo. Confermata l'assoluzione per un quarto ultras. Il tifoso bianconero, che non faceva parte di gruppi organizzati, venne aggredito mentre, da solo, stava raggiungendo a piedi lo stadio. I numerosi interventi chirurgici non riuscirono a evitargli la deformazione del volto.
"Questa - commenta uno degli avvocati difensori, Marco Moda -
è una sentenza giusta perché ha ricondotto la vicenda, senza sminuirne la gravità, in una situazione che dal punto di vista giuridico è più aderente alla realtà. A mio avviso, infatti, l'accusa di tentato omicidio era una forzatura".
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