Il talento
Gaston Silva, 21enne uruguaiano approdato in granata agli inizi dell’estate scorsa, è un difensore di grande prospettiva ma anche già di un buon presente. E’ arrivato in punta di piedi, si è messo a disposizione dello staff tecnico desideroso di apprendere i segreti dei meccanismi di gioco venturiani, ha lavorato e studiato duro crescendo ed entrando a pieno titolo nel gruppo torinista. Finora ha avuto poche occasioni per mettersi in mostra, soltanto sei, infatti, le presenze stagionali, due in campionato e quattro in coppa. E un gol all’attivo, però. Quello segnato al Copenaghen, in Europa League, il sigillo dell’indimenticabile 5-1 che colorò di granata la notte danese.[...]
Il futuro
Per la prossima stagione il Torino deve decidere cosa fare dell’uruguaiano, se tenerlo oppure se mandarlo altrove a farsi le ossa e per completare la maturazione. Il problema non si porrebbe nel caso di una malaugurata cessione di Matteo Darmian su cui orbitano parecchie big nostrane e straniere. Già, perché se il terzino della Nazionale, che peraltro ormai sembra rendere più sulla fascia sinistra che a destra (lui che era un esterno destro naturale, ndr), andasse via, il suo erede diventerebbe per forza di cose proprio il giovane sudamericano.
Si tratterebbe di un’eredità pesantissima perché sostituire nel collettivo granata e nel cuore dei tifosi Darmian non sarebbe impresa facile per nessuno, anche per giocatori molto più esperti di Gaston Silva. Ma un giovane ambizioso e di qualità che è arrivato dall’altra parte del mondo all ricerca di un’affermazione professionale nel nostro Paese e che ha saputo vivere senza mai creare problemi in una realtà completamente diversa dalla quella cui era abituato, potrebbe anche vincere questa sfida.
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