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Soulé, l’arrivo e poi l’addio Juve: “Inimmaginabile. Sono andato via perché…”

L’argentino della Roma rivela tutto: l’esperienza in bianconero, l’incontro con Cristiano Ronaldo e la chiamata di Spalletti

Matias Soulé, dopo una stagione iniziata nelle retrovie della Roma e chiusa sempre più da protagonista, si è raccontanto nel corso di una lunga intervista in cui ha ripercorso tutta la sua giovane carriera nel mondo del calcio. L'ex Juve ha raccontato diversi aneddoti indetiti sul suo arrivo a Torino e sull'esperienza in bianconero, oltre che sull'esordio sfiorato con la maglia dell'Italia.

Soulé rivela: "Stavo per lasciare la Roma"

Soulé ha iniziato l'intervista parlando della sua prima stagione a Roma: "La verità è che è la città bellissima, il clima è molto bello. Adesso non piove quasi mai e ora con l’estate inizia a fare caldo. Siamo migliorati nel corso dell'anno. Avevamo iniziato un po’ male, però il nuovo allenatore Ranieri ci ha tranquillizzato e abbiamo fatto molti punti. Se ero nervso quando non giocavo? Un po’ sì, ovviamente so di essere giovane, ma tutti vogliono giocare. Quando è arrivato lui non giocavo molto, stavo per andare via, però poi mi ha detto: 'No, arriverà la tua occasione, resta'. E per fortuna ora sto giocando come volevo". Sul rapporto e l'aiuto dei due connazionali Dybala e Paredes: "Sono due geni, soprattutto come persone, li conoscevo già prima di venire qui. Parlavo con loro, non sapevo se sarebbero rimasti o no, ma volevo che rimanessero per l’adattamento e poi perché con la gente argentina è un’altra cosa".

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