Nuovo stadio
"Si è vinto anche con stadi più piccoli, no? Però, se vuoi competere con grandi squadre, ma anche solo per decoro del calcio italiano, andiamo. Dove andiamo, andiamo, vediamo stadi che sono gioielli. Abbiamo visto ieri il Villamarin del Betis di Siviglia, e tra poco andranno a giocare nel terzo stadio, la Cartuja, perché rifanno quello loro. Cioè, tutti nel mondo stanno rimodernando gli stadi, gli unici che lo fanno lentamente siamo noi. C’è troppa burocrazia, troppa gente dietro, troppe cose. E questa è una vergogna, onestamente, dell’Italia. Mi dispiace dirlo, ma è così. Controllate: c’è qualcuno che sbaglia? In galera, via, dentro. Ma non per dire: ci deve restare, buttate la chiave. Siamo stufi di questo, ma in tutti i casi".
Pressione?
"No, noi non abbiamo pressione. Sappiamo da dove veniamo, non dobbiamo averne. Stavamo sott’acqua, e abbiamo tirato fuori la testa, cominciamo a respirare. Ora che respiriamo, dobbiamo spingere. La pressione ce l’hanno gli altri. Noi, che pressione abbiamo?.