TORINO - La Roma è reduce da due sconfitte consecutive contro SPAL e Napoli. Per sperare ancora nella qualificazione in Champions League, la squadra di Claudio Ranieri deve vincere nel turno infrasettimanale contro la Fiorentina, ma il clima attorno a Trigoria è tutt'altro che sereno. Alla vigilia della sfida contro i viola, l'allenatore giallorosso ha parlato in conferenza stampa.
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DIFESA COLABRODO - La Roma ha subito 43 reti in campionato e 62 in tutte le competizioni stagionali, un problema non da poco e Ranieri a proposito dichiara: "Sto pensando 25 ore al giorno a come aiutare questa squadra. Non è facile, ma ci sto mettendo tutto me stesso". E in porta c'è il ballottaggio Olsen-Mirante: "Farò l'ultimo allenamento e poi deciderò come faccio sempre. Forse dovrò aspettare anche l'allenamento di rifinitura".
CORTI E COMPATTI - Ciò che vuole l'allenatore giallorosso è una squadra corta e compatta: "Sicuramente è più facile a dirsi e che a farsi. Io credo che i tifosi abbiano capito il momento e che la squadra ha bisogno di loro. La curva sud fino all'ultimo ha incoraggiato la squadra. Io chiedo sempre il supporto del pubblico, ma loro vorrebbero vedere che la squadra reagisca, che si ribelli. Solo in quel caso il tifo ti trascina. Ho bisogno che la mia squadra faccia questo". Inoltre, aggiunge: "Voglio che la mia squadra resti compatta. Se si hanno difficoltà, restando compatti si riesce a mascherare tutto. Il problema è che noi non riusciamo a rimanere compatti".
UOMINI SIMBOLO - I giornalisti chiedono a Ranieri cosa ne pensa delle ultime parole di Totti e un domanda ricade anche su De Rossi e il futuro del centrocampista: "Daniele ci penserà lui quando sarà il momento. Per quanto riguarda Totti, lui ha già assunto un ruolo importante. Lui è un punto di riferimento importante per me, per i giocatori e per la società. Ha smesso da un anno e mezzo e sta vivendo un processo per entrare in sintonia con la società e pensare bene a quello che deve fare. Sarà la società a decidere in quale direzione è meglio che agisca".
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COPPIA D'ATTACCO - Schick e Dzeko, come tandem d'attacco, non hanno funzionato. Probabilmente uno dei due contro la Fiorentina partirà dalla panchina: "Chiederò a Dzeko come sta, perché ha avuto una botta all'anca e dopo la sfida col Napoli aveva un versamento incredibile. Ha giocato con un meloncino sopra la caviglia per la botta che aveva preso. Valuterò e sceglierò, devo capire le sue condizioni"
FARMACISTA - Alla domanda sulle condizioni di Under, Pastore e Pellegrini, Ranieri risponde: "Sono a disposizione, ma lo sono tra virgolette. Li ho avuti poco a disposizione, il mio compito è un po' come quello del farmacista: devo valutare bene chi può giocare dall'inizio e chi può subentrare, pensando sempre che ho solo tre cambi".
VALUTAZIONI - "Bisogna far conto su chi sta bene fisicamente - prosegue l'allenatore giallorosso - e a chi può giocare nuovamente tra due giorni, perché abbiamo ancora un'altra partita. Le mie valutazioni sono varie e devo valutare bene tutto per scegliere la formazione da schierare contro la Fiorentina".
AIUTO RECIPROCO - La conferenza continua e Ranieri torna sulla sfida contro il Napoli: "Ho visto le analisi di chilometri percorsi, potenza e velocità: sono più o meno uguali a quelle dei nostri avversari. Solo che il Napoli ha corso da squadra, noi non lo abbiamo fatto. Lo stesso per quanto riguarda la percentuale di passaggi riusciti. Questo dipende dalla mancanza di fiducia che in questo momento i ragazzi hanno. Io però voglio degli uomini, una squadra che sappia reagire alle avversità. Bisogna sapersi aiutare l'uno con l'altro".