ROMA - Un duro in panchina per vincere sul campo. Per Kostas Manolas è questo il segreto del successo. Il difensore della Roma, intervenuto ai microfoni della radio ufficiale di Trigoria, ha dipinto Luciano Spalletti come un sergente di ferro con un unico obiettivo: «Lui vuole vincere. E per far vincere una squadra devi essere cattivo. Se un allenatore non è cattivo i giocatori lo capiscono e succede un casino. C'è sempre bisogno di un allenatore duro». Per il giocatore greco, poi, un altro elemento fondamentale è il sostegno del pubblico: «Quest'anno ci è mancata la gente. Questo fa male alla squadra perché noi abbiamo bisogno dei tifosi. Come mi trovo qui a Roma? Tutto a posto, tranquillo. Ultimamente, poi, col fatto che stiamo vincendo è ancora più tranquillo. Nel calcio è così. Se vinci stai tranquillo, se perdi sei sotto pressione».

SPALLETTI: «TOTTI ORA È PERFETTO»

SECONDO POSTO - Pressione che fino all'ultimo la Roma tenterà di mettere addosso al Napoli, con la speranza di scavalcarlo in classifica. «Sabato c'è il Milan e come tutte le volte dobbiamo fare una grande prestazione. Siamo in una grande società come la Roma e dobbiamo sempre giocare al massimo - le parole di Manolas -. Sarà una partita difficile, perché il Milan ha bisogno di punti. Noi ancora guardiamo al secondo posto, anche se il Napoli non ha una partita particolarmente difficile». Senza sorpasso i giallorossi chiuderanno terzi, e dovranno giocare i preliminari di Champions League per accedere alla fase a gironi. Dove potrebbero finire accoppiati al Leicester di Ranieri, tecnico che Manolas ha avuto in nazionale. «Prima dobbiamo vedere se ci andiamo diretti o attraverso il preliminare. E in caso dobbiamo vedere di passare il preliminare - conclude il difensore -. Se è stata più una sorpresa il Leicester campione d'Inghilterra o la Grecia campione d'Europa? Il Leicester. Perché per la Grecia si trattava di 6 o 7 partite. Nel caso del Leicester sono state 38. Complimenti a Ranieri».

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