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Serie A Roma, Iago Falque: «Ora dobbiamo dimenticare il Barça»

EPA

L'esterno giallorosso: «Adesso è importante dare una risposta forte contro l'Atalanta, davanti ai nostri tifosi dobbiamo dimostrare che siamo una squadra molto forte»

ROMA - «Siamo molto dispiaciuti per la partita col Barcellona, ma dobbiamo essere positivi riguardo la qualificazione agli ottavi di Champions, perché è nelle nostre mani. Adesso è importante dare una risposta forte contro l'Atalanta, davanti ai nostri tifosi dobbiamo dimostrare che siamo una squadra molto forte». Sono le parole dell'esterno della Roma, Iago Falque, a 48 ore dal ritorno in campo dei giallorossi, impegnati domenica all'Olimpico contro l'Atalanta.

CAMP NOU, SCONFITTA DURA - Lo spagnolo, a margine di un evento organizzato in città in uno dei punti vendita ufficiali del club, ribadisce che al Camp Nou è arrivata «una sconfitta dura, ma siamo professionisti e dobbiamo dimenticarla subito correggendo gli errori che abbiamo fatto. Cosa abbiamo imparato? Che contro le squadre più forti d'Europa devi essere più concentrato, più aggressivo, ed è quello che ci è mancato martedì», ammette l'esterno giallorosso, senza però addossare colpe a Garcia: «Suoi errori? No, la partita è stata preparata come tutte le altre, molto bene. Magari noi in campo non abbiamo saputo gestire bene certe situazioni, ma non bisogna dimenticare che il Barca è una squadra molto forte e che veniva da una vittoria per 4-0 in casa del Real Madrid. Certo, noi siamo la Roma è potevamo fare meglio».

APPROCCIO SBAGLIATO - Soprattutto a deludere è stato l'approccio molle dei giallorossi, che Falque prova a spiegare così: «Anche se siamo professionisti è chiaro che un pò nella testa ha influito sapere del pari tra Bate Borisov e Bayer Leverkusen prima di scendere in campo. Ci ha rilassato un pò - confessa -, ma non dobbiamo prenderlo come un alibi perché dobbiamo fare molto meglio e domenica daremo la nostra risposta». Col pubblico dell'Olimpico che potrebbe anche far sentire la propria voce. «Paura di una possibile contestazione?. No, i tifosi possono dimostrare quello che pensano con fischi o con applausi - conclude l'ex Genoa -. Noi siamo professionisti e dobbiamo accettarli. Spero che al termine della gara contro l'Atalanta ci siano tanti applausi».

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