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Sabatini difende Gerson: «Colpa mia». Totti: «Tutti possono sognare la 10»

Lo sfogo del ds giallorosso dopo le polemiche sul brasiliano e la 10 di Totti. Il capitano della Roma interviene sul suo sito ufficiale

ROMA - «Basta agguati alla Roma. Lasciate stare Gerson». È lo sfogo del ds giallorosso, Walter Sabatini che a Roma Radio interviene sul caso Gerson, il 18enne brasiliano prossimo acquisto romanista che ieri, per salutare la sua partenza per l'Italia, ha twittato una sua foto con la maglia n.10, ma con il suo nome al posto di Totti: «La maglia gliel'ho mandata io - spiega -, ho dovuto usare degli argomenti convincenti e gli ho detto che tra qualche tempo i tifosi della Roma saranno davanti a un grande dolore perché non ci sarà più il loro idolo e il più grande del calcio italiano. Ma noi amiamo Totti».

TOTTI E LA 10 - «È una mia responsabilità, questo bambino non può essere insultato perché orgogliosamente ha esibito la maglia del più grande giocatore italiano - aggiunge Sabatini in merito alla foto postata da Gerson con una maglia con il suo nome ma il n.10 di Totti - A Totti il rispetto glielo dà la società tutti i giorni e ci preoccupiamo del suo futuro da umano, oltre che da campione. Basta scatenare ogni volta dietro a Totti un'arringa su chi lo tocca. Noi lo stimiamo e gli vogliamo bene e lo accompagneremo per tutta la vita se lui vorrà. Gerson che ne sa? Lui ha esibito la maglia numero 10 di Totti perché è il meglio che la Roma possa offrire a livello internazionale». Il ds giallorosso, ai microfoni di Roma Radio, lo ribadisce più volte: «La Roma non può essere vittima di agguati quotidiani. Voglio solo che stamattina si riservi rispetto per la scelta di questo ragazzino, una scelta difficilissima che non poteva fare per soldi. Era possibile solo con argomenti alternativi e questo argomento è Totti».

PARLA TOTTI - Sulla sua maglia e sulla possibilità che un giorno qualcuno la indossi quando lui deciderà di smettere, è intervenuto sul suo sito ufficiale anche Francesco Totti: «La maglia numero 10 è la mia seconda pelle, ma tutti dovranno avere la possibilità di cullare quel sogno, di indossarla e soprattutto di onorarla e portarla fino a raggiungere i migliori traguardi sportivi. Domani si riparte tutti insieme per la nostra Roma: facciamo subito innamorare di questa città e dei nostri colori chi è arrivato, in modo particolare i ragazzi più giovani. Siamo e saremo sempre LA ROMA».

PRESENTATO DZEKO - «Vogliamo fare una stagione da protagonisti sia in campionato, sia nelle coppe, ma dobbiamo lavorare tutti duramente». Lo assicura il neoacquisto della Roma Edin Dzeko, presentandosi in conferenza stampa a Trigoria. «Seguo la Roma da quando il mio amico Pjanic è arrivato qui - aggiunge l'attaccante bosniaco - È un grande progetto per il futuro e credo che si possa realizzare, perché ci sono grandi giocatori. Sono contento di essere qui e spero di raggiungere gli obiettivi». Il 29enne confronta quindi il Manchester City con il club giallorosso. «Al City ho vissuto quattro anni bellissimi e un sacco di bei momenti - ricorda - Anche il City è un club in crescita: ha vinto due scudetti e due coppe negli ultimi quattro anni e questa è la differenza rispetto alla Roma. Spero che nei prossimi anni succeda lo stesso qui».

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